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Stabilità e ippica, Pautasso: 'Rilancio settore e scommesse oltre a tagli'

26 novembre 2015 - 12:05

Gli ippodromi italiani illustrano il documento già inviato al premier Renzi dopo gli annunciati tagli al settore: parla il presidente di Federippodromi, Elio Pautasso.

Scritto da la nostra inviata a Roma, Sara Michelucci
Stabilità e ippica, Pautasso: 'Rilancio settore e scommesse oltre a tagli'

Roma - Iniziativa unitaria delle associazioni degli ippodromi sulla Stabilità 2016, che hanno nei giorni scorsi condiviso un documento inviato ai massimi vertici del Governo, del ministero dell'agricoltura, delle commissioni agricoltura di Camera e Senato e della Commissione bilancio del Senato. Iniziativa ribadita in occasione dell'incontro promosso oggi a Roma.

Il presidente di Federippodromi, Elio Pautasso, chiamato a esporre le ragioni degli ippodromi sottolinea: "Sul rilancio delle scommesse ippiche, anche alla luce dell'arrivo di nuovi giochi che hanno fagocitato l'attenzione dei consumatori, non è stato fatto nulla. Nè i Monopoli nè il Mipaaf hanno agito in tal senso. A questo si aggiunge il mancato piano di riforma del settore ippico con la conseguenza di aver portato a una riduzione delle giornate di corse, del montepremi (96 milioni nel 2015 e una ipotesi di 90,5 milioni nel 2016), del corrispettivo destinato agli ippodromi (57 milioni nel 2015 e ipotesi nel 2016 di 48 milioni). Per quanto riguarda lo stanziamento complessivo si è passati da 308 milioni nel 2011 a 200 milioni nel 2015. E si ipotizza che nel 2016 si stanzino solo 177 milioni di euro circa. Non possiamo sostenere ulteriori tagli senza che vi sia un rilancio complessivo del settore e delle scommesse".

Secondo Pautasso, si tratta di tagli che "porteranno al collasso del settore. Prima dell’approvazione della Stabilità chiediamo di essere ascoltati dai ministri competenti e se questo non avverrà dovremo per forza far valere le nostre ragioni, anche economiche. Non saremo più in grado di garantire l'utilizzo dei nostri comprensori. Chiediamo quindi di evitare tagli dei capitoli di spesa che ci riguardano e poi che venga presentato un piano strategico di rilancio industriale, poi che si approvi una governance partecipata del settore. Se non dovessero convocarci e tutto dovesse tacere è ovvio che dovremmo dichiarare il fallimento dell'ippica".

 

 
LA LETTERA A RENZI – Nella lettera inviata a Renzi, le associazioni evidenziano come per mantenere in vita il settore, secondo le associazioni, bastano pochi ma decisivi interventi:"Si eviti ogni taglio, previsto dalla legge di Stabilità, ai capitoli di spesa destinati al settore confermando, almeno, le risorse dell'anno in corso. Si tenga conto che le risorse destinate all'ippica sono produttive, alimentano un'intera filiera, costituiscono un volano per la produzione di reddito e creano gettito per l'erario. Si presenti un piano strategico del settore, adeguatamente finanziato e sostenuto, che preveda lo sviluppo della filiera e individui gli obiettivi da raggiungere. In tal ambito il Mipaaf potrebbe aggiornare il Piano Strategico del 2009, ancora non applicato, tenendo conto delle modifiche normative intervenute e delle attuali condizioni del settore. Si approvi la riforma di una 'governance' del settore partecipata dalla filiera ippica che rimuova blocchi e vincoli burocratici e garantisca risorse e fonti di finanziamento certe e stabili".
 
 

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