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Trotto, Imprenditori ippici:'Garantire stesso numero di giornate'

24 ottobre 2016 - 08:01

Gli Imprenditori ippici ribadiscono al Mipaaf le proprie richieste in materia di programmazione delle corse di trotto del 2017. 

Scritto da Redazione
Trotto, Imprenditori ippici:'Garantire stesso numero di giornate'

 


"A seguito della riunione tecnica sulla programmazione trotto 2017 svoltasi lo scorso 6 ottobre al Mipaaf, la nostra associazione ha inviato il 18 ottobre scorso le nostre richieste al riguardo. Questa associazione, durante l’incontro, ha più volte sollecitato interventi volti a ridurre l’emorragia che oggi sta portando ad un ulteriore calo della raccolta di gioco del 11 percento. Crediamo che, finché il palinsesto sarà gestito da quegli uffici, questi abbiano il dovere di lavorare per incrementare la raccolta e migliorare la spettacolarità e la correttezza delle corse per offrire la massima tutela allo scommettitore, ai proprietari e alla filiera intera e che altri interventi strutturali potrebbero essere deleteri per il settore".

Lo sottolineano, in una nota, gli Imprenditori ippici del galoppo e del trotto, sollecitando le risposte del Mipaaf in materia di programmazione delle corse di trotto per il 2017.

 

LE RICHIESTE - L'associazione ricorda gli interventi richiesti nella riunione del 18 ottobre. "Vista la sostanziale conferma dell’entità del montepremi rispetto al 2016 siamo a chiedere il mantenimento dell’impianto dello scorso anno senza tagli di giornate sia nel trotto che nel galoppo. Non è sostenibile un taglio di giornate poiché genererebbe un ulteriore calo di raccolta che porterebbe il settore al collasso. Si richiede una miglior distribuzione delle giornate sul territorio. Oggi assistiamo a giornate senza corse in tutto il nord e ad altre con 2/3 ippodromi in contemporanea, ciò è controproducente sia per la riuscita delle corse che per la raccolta del gioco".
LE DOTAZIONI - Imprenditori ippici inoltre chiede di dare continuità alla dotazione minima per i cavalli di 2 anni (7.700 euro) attuata a partire dal 2016, confermando il minimo di 7.700 euro ai 2 anni portando la dotazione minima per i tre anni a 6.600 euro dal 1 gennaio al 30 giugno. "Riteniamo inattuabile e deleterio assicurare un tetto minimo ai 4 anni a meno che non sia dedicato esclusivamente agli ippodromi di prima e seconda fascia. Si richiede l’aumento di un punto percentuale alla dotazione delle corse per i 3 e per i 4 anni che diventerebbero quindi rispettivamente del 28 percento e del 25 percento. La programmazione attuale, così bloccata, con chiamate e dotazioni fisse ed uguali per tutti gli ippodromi costringe a fare chiamate che, per rispettare le regole, non rispettano il valore dei cavalli disponibili e non permettono la spettacolarità delle corse. Gli ippodromi minori con basse dotazione a giornata possono inserire solo 1 o 2 corse per cavalli buoni, le altre possono essere solo di minima per rispettare la dotazione. Questo impedisce ai cavalli buoni di correre ed assistiamo a corse di basso livello tecnico. Si richiede quindi di restituire più libertà agli Handicappers nella programmazione, con la possibilità di fare anche Corse ad invito con regole meno restrittive. Questo non deve significare permettere la costruzione di Corse ad hoc su misura per certe scuderie".
I GRAN PREMI - "Se si vuol confermare lo stop del lunedì occorre potenziare quella giornata con un incremento ed una diversificazione delle corse estere proposte in palinsesto. Troppo elevata è la perdita di raccolta generata dalla scarsa proposta del palinsesto del lunedì. Si richiede la possibilità di poter assistere alle estrazioni dei numeri dei partenti dei Gran Premi. Alla luce della imminente definizione del Decreto che, in base ai contenuti dell’art. 15 del Collegato Agricolo pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 10 agosto scorso, riformerà il settore, diffidiamo codesto Ufficio a prendere iniziative di ristrutturazione su tutte le corse di gruppo. I Gran Premi, che certamente necessitano di provvedimenti strutturali consistenti, saranno riformati dall’Organismo che gestirà il settore con la imminente Riforma, oggi non ci sono le condizioni per farlo e qualsiasi iniziativa sarebbe deleteria. Per cui chiediamo che lo stanziamento e la distribuzione dei Gran Premi resti totalmente invariato", conclude l'associazione.
 

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