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Regione Piemonte: un Odg per il rilancio dell'ippodromo di Vinovo

25 novembre 2016 - 11:05

Presentato in Consiglio Regionale del Piemonte l'ordine del giorno 'Interventi a favore dell’Ippodromo di Vinovo'.

Scritto da Sm
Regione Piemonte: un Odg per il rilancio dell'ippodromo di Vinovo

Occhi puntati sull'ippodromo di Vinovo (Torino) e il suo rilancio in Consiglio regionale del Piemonte. A margine della seduta del Consiglio regionale di giovedì 24 novembre, infatti, c'è stata la presentazione dell’ordine del giorno 'Interventi a favore dell’Ippodromo di Vinovo', di cui è primo firmatario il consigliere regionale, Andrea Appiano.

L’incontro, che si è svolto alla presenza dell’assessore regionale allo Sport, Giovanni Maria Ferraris, della collega del Gruppo dei Moderati Maria Carla Chiapello, del Sindaco di Vinovo Gianfranco Guerrini e dei rappresentanti della società HippoGroup, "ha inteso porre in evidenza le diverse problematiche che condizionano da tempo l’attività dell’impianto ippico vinovese e segnalare l’urgenza di un intervento del Governo per sanare una situazione evidentemente non più sostenibile", afferma il consigliere.  

Per storia e dimensioni, "l’ippodromo di Vinovo è una realtà unica nel suo genere, non solo in Piemonte. Attualmente il suo comprensorio occupa una superficie di circa 32 ettari e dispone di ampi servizi: un centro d’allenamento per cavalli trottatori occupato da circa 300 animali (con la possibilità di ospitarne fino a 600), due piste di allenamento di 800 metri, una pista da corsa di 1.000 metri tra le più belle, difficili e selettive d’Italia, una tribuna con più di 2.000 posti a sedere, due ristoranti, tre bar, parco giochi e spazi all’aperto. Sotto il profilo lavorativo, invece, tra dipendenti diretti della società che attualmente gestisce l’impianto, dipendenti part-time funzionali allo svolgimento delle corse, addetti ai lavori (allenatori, guidatori, artieri) e il relativo indotto (veterinari, maniscalchi, fornitori), l’ippodromo occupa oggi tra le 150 e le 200 persone.

Vinovo è tra le realtà che più a risentito della crisi che l’ippica italiana attraversa ormai da tempo –una crisi in larga misura imputabile alla mancata ristrutturazione del comparto da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Più nello specifico, l’impianto vinovese ha conosciuto tagli sempre più decisi alla remunerazione dell’attività e la riduzione ai minimi termini del montepremi per le corse. Dal 2012 ad oggi le sovvenzioni previste sono state decurtate di più del 60 percento, mentre il pagamento dei premi al traguardo per i proprietari dei cavalli, per i guidatori, gli allenatori e gli allevatori, continua ad arrivare con diversi mesi di ritardo.

Nonostante la congiuntura sfavorevole, in anni recenti l’ippodromo di Vinovo ha comunque svolto un ruolo di supplenza alla chiusura dell’ippodromo milanese di San Siro Trotto avvenuta tra 2013 e 2014. Tale disponibilità non ha tuttavia prodotto, a oggi, alcun tipo di riconoscimento della piazza torinese, che è tornata ad avere soltanto 50 riunioni di corse annuali e un montepremi a traguardo ben inferiore a quello di Milano, Roma e Napoli.

Appare dunque evidente come la programmazione redatta dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali abbia in questi anni penalizzato il Piemonte con un numero di convegni di corse e montepremi al traguardo che non rappresentano l’importanza del movimento ippico piemontese per numero di operatori e lavoratori presenti, storicità dell’impianto, livello dei risultati tecnici ottenuti, livello primario delle strutture presenti, importanza degli allevamenti piemontesi, numero di cavalli presenti nel centro di allenamento, livello dei professionisti piemontesi attivi sul piano nazionale e livello qualitativo dei cavalli nati sul territorio.

Venendo all’oggi, occorre sottolineare come nelle ultime settimane, in vista di un nuovo decreto in materia, si stia completando a livello nazionale lo studio di una nuova classificazione degli ippodromi italiani, che saranno suddivisi in impianti 'strategici', 'istituzionali', 'promozionali' e 'commerciali'. Per ciascun impianto, l’inserimento in una di queste quattro categorie sarà propedeutico alla stesura del calendario delle corse del 2017 e funzionale all’attribuzione del montepremi al traguardo".
LA RICHIESTA - Con questo atto di indirizzo "si richiede l’impegno della Giunta ad attivarsi presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestalial fine di promuovere l’inserimento dell’ippodromo di Vinovo tra gli impianti strategici della programmazione nazionale e sollecitare garanzie in merito al rilancio dell’impianto attraverso l’attribuzione, per il 2017, di un congruo numero di riunioni di corse e il conseguente incremento delle sovvenzioni e dei montepremi al traguardo", conclude il consigliere.
LA GIUNTA - “È necessario che il Governo batta un colpo e dia una risposta concreta e tempestiva", dichiara l'assessore allo Sport Ferraris. "In campo vi è la tutela non solo di una tradizione storica e sportiva che ha reso l’ippica un’eccellenza della nostra Regione, ma anche il futuro di centinaia di lavoratori. L'ippodromo di Vinovo deve essere riconosciuto come impianto strategico nazionale: a indicarlo sono le sue stesse caratteristiche strutturali e il tipo di attività che vi viene svolta", conclude.
Gianfranco Guerrini sindaco di Vinovo sottolinea: “La situazione è difficile soprattutto dal punto di vista occupazione e di sostenibilità per la Società di Corse. Chiediamo soltanto di essere riconosciuti oggettivamente per quello che siamo, vale a dire un impianto di livello superiore che può essere paragonato con i migliori in Italia”.
Mauro Boccardo direttore generale di HippoGroup Torinese ha posto l’accento sul fatto che “in nazioni vicine alla nostra il comparto ippico occupa migliaia di persone (in Francia più di 70mila) ed è un volano per economia agricola”.

 

L'assessore Ferraris aggiunge: “Abbiamo mantenuto l’impegno preso qualche settimana fa davanti a tutte le componenti dell'ippica e adesso mi sento di dire: 'Governo se ci sei batti un colpo per l'ippica piemontese'. E' necessario tutelare i posti di lavoro e le famiglie di chi lavora all'ippodromo, nella filiera ippica e in tutto l'indotto. L'ippodromo di Vinovo rappresenta tutta la regione, ne è un'eccellenza storica e tecnica in un comparto fondamentale. E dovrà mantenere il posto che merita tra gli impianti di eccellenza nazionali. Non chiediamo niente di più e niente di meno di ciò che l’unico ippodromo piemontese merita. Assieme al mio collega Alberto Ferrero dell'agricoltura abbiamo già avuto contatti con i funzionari del Mipaaf e con il sottosegretario con le deleghe all'ippica. Attendiamo adesso una risposta vera e celere da parte del governo per l'ippica piemontese e l'ippodromo di Vinovo. E non escludiamo una prossima visita del sottosegretario Castiglione all’ippodromo di Vinovo nelle prossime settimane”.

 

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