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Ippodromo Taranto in sciopero: L'Abbate 'Governo dia certezze'

07 marzo 2017 - 17:47

Sciopero all'ippodromo di Taranto. Per il deputato 5 Stelle Giuseppe L’Abbate, “la politica sembra voler affossare l’ippica definitivamente”.

Scritto da Sm
Ippodromo Taranto in sciopero: L'Abbate 'Governo dia certezze'

L’incertezza e i ritardi nei pagamenti da parte del Ministero delle Politiche Agricole ha portato gli operatori ippici ad incrociare le braccia all'Ippodromo Paolo VI di Taranto. Straordinaria giornata di sciopero oggi, 7 marzo, per l'impianto pugliese.

 

Dinanzi al silenzio del ministero e vita la totale mancanza di rispetto per il nostro lavorodichiarano gli operatori ippici in scioperoavendoci già tolto la possibilità di mantenere le nostre famiglie non vi permetteremo di toglierci anche la dignità. Pertanto Taranto oggi non corre, l’ippodromo si ferma. Invitiamo le altre piste d’Italia che navigano nel nostro stesso mare a seguirci. Chiediamo scusa a tutti gli ospiti venuti oggi a correre perché hanno sostenuto grosse spese però, purtroppo, devono comprendere che è un problema nazionale e non solo pugliese e dunque confidiamo saranno con noi”.

Con loro anche la proprietà del Paolo VI.Siamo con gli operatori: oggi abbiamo dato un segno di civiltà, un segno di disperazione e abbiamo dato un segno che ancora una volta l’ippica ci è cara, anche se a qualcuno che dovrebbe gestirci dovrebbe essere ancora più cara ma questo non avviene dichiara Anita Carelli ci scusiamo con gli scommettitori italiani ma, purtroppo, ci hanno ridotto all’osso”.

Al comparto ippico tarantino e nazionale giunge la solidarietà del deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera. “Sono trascorsi quasi tre anni da quando il ministro Maurizio Martina scippò al Parlamento la discussione della tanto attesa riforma del settore ippico nonostante si era giunti ad un testo unificato tra le diverse proposte di legge depositate, tra cui quella a mia prima firma. Dopo un primo fallimento, ora con il decreto Milleproroghe la maggioranza guidata dal Partito Democratico ha nuovamente allungato i termini sino ad aprile 2018. Anni di prese per i fondelli con un comparto sempre più in sofferenza economicadichiara il parlamentare 5 StelleSembra quasi che i partiti vogliano affossare questo settore, nonché tutto il suo indotto, un tempo florido e sano. A causa di scellerate politiche di payout sulle scommesse che da sempre sono riuscite ad autoalimentare l’intero comparto (dagli agricoltori, ai produttori di mangimi, ai maniscalchi, ai gestori di ippodromi, agli allevatori) nonché per colpa di una politica inerme dinanzi ad un intero comparto che andava rivisto e riproiettato nel terzo millennio, l’Ippica ha subito un lento drastico declino che sembra, ogni giorno di più, inesorabile. Fossimo stati al governoconclude L’Abbate l’ippica avrebbe già ottenuto da tempo l’agognato rinnovamento!”.
IL SIAG - Gabriele Baldi del Siag annuncia che "se entro venerdì 10 marzo non si comincieranno a ricevere i pagamenti di ottobre al 4 percento, come da comunicato emesso dal Ministero il giorno 28 febbraio, così come è successo all'ippodromo di Taranto, continueremo con le nostre agitazioni e manifestazioni visto il ritardo dei pagamenti diventato insostenibile. Rimaniamo pertanto in attesa di una risposta e di date certe dei pagamenti di ottobre, novembre e dicembre 2016; di gennaio 2017 e degli arretrati degli anni dal 2012 al 2015, iscrizioni e premi vari. Se non dovessimo ricevere nessuna comunicazione in merito a quanto richiesto si richederà un presidio a partire da lunedi 13 marzo davanti ai vari ministeri di riferimento, Mef e Mipaaf".

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