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Pautasso (Capannelle): 'Bel primato per la pista del trotto'

11 aprile 2017 - 13:47

Terzo anniversario per la pista di trotto dell'ippodromo Capannelle di Roma: il direttore Pautasso sottolinea la sua importanza.

Scritto da Redazione
Pautasso (Capannelle): 'Bel primato per la pista del trotto'

Sabato scorso, 8 aprile, la pista di trotto dell’ippodromo Capannelle ha festeggiato il suo terzo anniversario. 
Nel 2016 sono state 171 le giornate di corse: 89 per il galoppo, con  632 corse disputate e un totale riversamento scommesse superiore ai 32 milioni di euro, e 82 per il trotto con 656 corse disputate con un totale riversamento scommesse di circa 20 milioni di euro.

“Arrivati all’inizio di aprile - commenta Elio Pautasso, direttore generale dell'ippodromo - la pista del trotto di Capannelle ha registrato un bel primato a livello nazionale. Fino ad oggi dodici cavalli di tre anni hanno conseguito un ragguaglio chilometrico uguale o inferiore al tempo di 1 primo e 13 secondi su corse da un miglio, e otto di questi lo hanno fatto sulla pista di Capannelle (Vitruvio 1.12.0; Valerio Font 1.12.5; Vincennes Font 1.12.7; Vertigo Spin 1.12.7; Von Wise AS 1.12.8; Valchiria Bar 1.12.9; Vessillo As 1.12.9; Vernissage Grif 1.13.0). Per quanto riguarda gli altri, uno a San Giovanni Teatino (Varietà Luis 1.12.5) e tre a Bologna Pista Piccola (Vale Capar 1.12.7; Vernissage Grif 1.12.8; Vanity Spritz 1.12.9). Sulla nostra pista viene sempre più spesso richiesto dagli allenatori una programmazione di corse che possano essere valide tappe di avvicinamento nella preparazione per preparare dei gran premi di tutta Italia e anche all’estero. Così è stato ad esempio per Specialess (protagonista dell’eccezionale tempo di 1.11.5) e Rania Lest per il Gran Premio Lotteria, Urlo Dei Venti e Ubertino Grif per il Gran Premio Europa, Vernissage Grif e Vessillo As per il Gran Premio Giovanardi e Un Besito per una trasferta a Vincenness/Parigi”.

"L’analisi dei risultati conseguiti dai cavalli di punta della generazione dei tre anni - conclude Pautasso - fa ancora una volta comprendere la valenza tecnica del trotto della Capitale. La pista può a ragione essere  definita la migliore d’Italia, grazie anche alla qualità delle strutture realizzate e al livello di manutenzione continua cui le maestranze dell’ippodromo danno un contributo fondamentale. La nostra società,che con la fondamentale collaborazione di Roma Capitale e del Ministero delle Politiche Agricole, ha iniziato questo percorso nel 2013 è fiera di aver  garantito la prosecuzione del trotto a Roma dopo la chiusura di Tor di Valle. L’operazione ha generato polemiche, prese di posizione contrarie e azioni a volte sconsiderate, ma a distanza di tre anni i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

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