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Calendario ippico 2017: principi non condivisi e tagli delle giornate

24 aprile 2017 - 07:30

Le associazioni degli ippodromi commentano il calendario corse ippiche del 2017: principi non condivisi e taglio delle giornate.

Scritto da Sm
Calendario ippico 2017: principi non condivisi e tagli delle giornate

"Il Ministero ha pubblicato il calendario di tutto l'anno e questi sono i risultati rispetto allo scorso anno: meno 79 giornate di corse per il trotto. Meno 46 giornate di corse per il galoppo. In totale quindi meno 125 giornate e due ippodromi al momento chiusi: Livorno e Palermo". Lo sottolinea il presidente del Coordinamento Ippodromi, Attilio D'Alesio, commentando la pubblicazione del calendario corse ippiche da maggio a dicembre 2017.
"A questo poi si aggiunge la riduzione del numero delle corse per giornata sceso da 8 a 7 per il trotto e da 7 a 6 per il galoppo. Quindi è del tutto evidente la grave contrazione dell'attività: sempre meno giornate, meno corse, meno cavalli, meno ippodromi ed ovviamente meno scommettitori ed infatti le scommesse registrano un altro meno 17 percento rispetto allo scorso anno e solo in tre mesi, sono entrati nelle casse dello Stato 4 milioni in meno. Con le parole 'tagli' e 'meno' non potrà mai esserci 'sviluppo' e 'ripresa'. Da tempo chiediamo la costituzione di un tavolo di lavoro per puntare al rilancio del settore e quindi, visti anche questi risultati, rinnoviamo la richiesta. Solo in quella sede e con il confronto e con il supporto di tutta la filiera, forse, si potrà trovare la strada per uscire dalla crisi e riportare l'ippica nazionale ai livelli che merita, sia in ambito agricolo, come ricordato recentemente dalla Commissione Agricoltura della Camera ed anche come un grande sport".

Elio Pautasso di Federippodromi aggiunge: "I principi stabiliti nel calendario non sono stati condivisi e, a nostro modo di vedere, non sono corretti. Nel futuro auspichiamo che si possa discutere insiemesul calendario corse, poichè da sempre è stata trovata una soluzione insieme, mentre quest'anno non è stato così e il ministero ha proceduto da solo". 

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