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Lega ippica italiana: 'Niente tagli fino alla riforma'

21 giugno 2017 - 07:42

La Lega ippica italiana chiede di evitare tagli al settore fino a quando non sarà compiuta la riforma prevista dal Collegato agricolo.

Scritto da Redazione
Lega ippica italiana: 'Niente tagli fino alla riforma'

 

"Si parla di legge Finanziaria 2018 e già trapelano consistenti voci riguardo ad un taglio del 20 percento alle risorse destinate al settore ippico.
Il taglio è deciso dal Governo in sede di riduzione delle uscite e, se già durissimo da accettare nell’ambito dell’attuazione della riforma, diventerebbe letale in continuità di operatività sotto il Mipaaf.
Si tratta di un taglio completamente indipendente dall’attuazione della riforma di privatizzazione prevista dal Collegato agricolo ma che metterebbe ancor più in risalto l’urgenza di un intervento strutturale".

Lo sottolinea in una nota la Lega ippica italiana.


"La nostra compagine si sta attivando con tutti i mezzi per sensibilizzare le forze di Governo affinché non siano praticati tagli al settore. Un rischio che è da sempre dietro l’angolo: dal 2000 ad oggi le risorse disponibili si sono ridotte ad un quarto", e inoltre si sta verificando "una riduzione del volume delle scommesse, quantificabile anch’essa intorno al 20 percento annuo, che ha raggiunto un livello tale da allontanare ogni giorno la possibilità di risollevare il settore. Ma portare un ulteriore taglio oggi, senza Riforma, sarebbe la fine", afferma la Lega ippica italiana.
 

"Solo raggiunto il compimento di un processo vero di privatizzazione e di riorganizzazione del settore, solo con l’applicazione di un piano industriale e la nascita di quell’organismo, chiaramente previsto dalla legge, a cui affidare tutte le leve necessarie per riportare il settore sul binario della trasparenza, della moralità, della sportività, dell’efficienza e della meritocrazia, solo allora si potrà attivare una sganciamento economico graduale dalle casse dello Stato.
Questo prevede la legge e questa è la volontà, scritta nero su bianco, del Governo. Governo a cui chiederemo l’immediata attuazione del processo di riorganizzazione necessario al settore ed il mantenimento delle attuali risorse", conclude la nota.
 

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