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Frongia (Comune Roma): 'Unire le forze per il bene dell'ippica'

16 gennaio 2021 - 08:42

Daniele Frongia, assessore del Comune di Roma, delinea la situazione dell'ippica della Capitale e sottolinea la necessità di un lavoro congiunto per raggiungere risultati importanti.

Scritto da Michela Carboni
Frongia (Comune Roma): 'Unire le forze per il bene dell'ippica'

L'ippica torna a fare i conti con la pandemia Covid 19, che si va a sommare a tutto il resto dei problemi che già attanagliano, da tempo, il settore.
Ma qual è ad oggi la situazione dell'ippica romana? Lo abbiamo chiesto a Daniele Frongia, assessore allo Sport, politiche giovanili e grandi eventi cittadini del Comune di Roma.
“La situazione dell’ippica romana è sicuramente molto simile a quella italiana: purtroppo ci troviamo in un momento di grande sofferenza generale, il Covid si aggiunge a una situazione che già prima non era di certo rosea e che ha determinato, per forza di cose, un rallentamento generale sotto vari punti di vista, dalle entrate agli incassi, dalla quantità di corse svolte alla tipologia di offerte che possono essere date ai cittadini in questo difficile periodo”.

L'ippodromo di Capannelle è l'unico in città a offrire corse ippiche. Cosa si augura per questo impianto?
“L’ippodromo di Capannelle rappresenta per noi, oltre al più grande impianto comunale del nostro territorio, una delle strutture più belle e rappresentative della nostra città. In questi anni abbiamo lavorato congiuntamente e con grande intensità per smorzare delle tensioni che si erano acuite nel passato, attualmente i nostri sforzi vanno invece nella direzione di mantenere e ampliare l’ippica in generale e, soprattutto, effettuare dei consistenti interventi strutturali sull’impianto”.
 
In che modo può essere tutelato e rilanciato?
“Come ho detto anche in passato il nostro obiettivo primario è far diventare Capannelle non solo e semplicemente un impianto dove si pratica l’ippica sotto vari punti di vista – gare, allenamenti, corsi, ippoterapia – ma anche un luogo ad alta valenza cittadina sul tema dei grandi eventi e del turismo ecosostenibile, come ad esempio può essere il cicloturismo, vista la posizione Capannelle potrebbe rappresentare infatti uno snodo fondamentale sotto questo punto di vista”.

Il Covid sta mettendo a dura prova anche il mondo ippico. In che modo gli operatori possono affrontare l'emergenza?
“Il periodo è molto difficile per tutto il comparto sportivo, ippica compresa. Gli operatori possono accedere ai vari fondi emergenziali messi a disposizione dal Governo; certo questo non risolve i problemi di fondo che, chi più chi meno in ambito sportivo, si stanno, purtroppo, protraendo nel tempo”.
 
La politica come può intervenire per sostenere l'ippica italiana?
“In questo contesto situazionale non possiamo di certo agire solo ed esclusivamente a livello locale, occorre un intervento dall’alto che possa appunto sostenere l’intera ippica italiana. È per questo che lavorare in maniera congiunta e coesa fra le varie istituzioni appare l’unica soluzione possibile per ottenere validi risultati e sostenere realmente il comparto”.
 
Come si può scongiurare la messa all'asta dell'ex ippodromo di Tor di Valle?
“Purtroppo a tal riguardo ci sono in ballo degli accordi fra privati per poi procedere con la costruzione dello stadio della Roma su cui l’amministrazione può attualmente fare ben poco. Sicuramente è un peccato, perché è un impianto molto bello, ma chiuso da anni, a mio avviso occorre convergere le attenzioni su Capannelle che è attivo e in un periodo piuttosto difficile”.
 
Il Comune che impegni si sente di prendere nei riguardi dell'ippica romana?
“L’impegno preso da Roma Capitale già da tempo e che stiamo portando avanti con impegno e costanza è quello di lavorare confrontandoci con il Mipaaf, il ministero competente da cui attualmente dipende il settore. Come già anticipato, solo lavorando congiuntamente sarà possibile ottenere dei risultati che possano rivelarsi esaustivi per un settore come quello dell’ippica”.
 
Crede ancora che il settore possa rappresentare un volano per turismo ed economia?
“Assolutamente sì. Il settore dell’ippica è e rimane un ambito che può attirare turismo e sviluppare l’economia di una città e di un paese. Come detto, Capannelle può rappresentare un centro sportivo polivalente dove praticare ippica a più livelli e al contempo essere il centro nevralgico di un turismo ecosostenibile e di una serie di grandi eventi che attraggono migliaia di persone ogni anno”.
 

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