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Norme sul gioco in Spagna, la Commissione Ue dice sì a due delibere

22 maggio 2024 - 10:04

Scaduto senza osservazioni lo stand still trimestrale in Commissione europea di una risoluzione sul monitoraggio delle operazioni di gioco in Spagna e un decreto provinciale della Comunità autonoma di Navarra.

Scritto da Redazione
L'edificio Berlaymont, sede della Commissione europea © EmDee / Wikipedia

L'edificio Berlaymont, sede della Commissione europea © EmDee / Wikipedia

È appena scaduto, alla Commissione europea, lo stand still trimestrale di due normative che riguardano la regolamentazione del gioco con vincita in denaro in Spagna.

La prima è una risoluzione che approva il modello dati del sistema di monitoraggio informativo e modifica gli allegati sulle specifiche tecniche e sull'individuazione e divieti soggettivi di partecipazione all'attività di gioco.

La delibera ha essenzialmente un triplice obiettivo: a) Approvazione del data model del sistema di monitoraggio informativo dei registri delle operazioni di gioco. Questo modello è stato istituito per la prima volta nel 2011 e quindi, tenendo conto dell'esperienza maturata con la regolamentazione di nuove modalità di gioco, come le slot machine e le scommesse incrociate, si è reso necessario aggiornarlo.
b) Modifica dell'allegato I alla delibera del 6 ottobre 2014 della Direzione generale per la regolamentazione dei giochi, che approva il provvedimento che sviluppa le specifiche tecniche di gioco, tracciabilità e sicurezza che devono essere rispettate dai sistemi tecnici di gioco non riservati soggetti alle licenze concesse ai sensi della legge 13/2011, del 27 maggio 2011, sulla regolamentazione dei giochi d'azzardo, poiché si è reso necessario adattarla alle successive modifiche normative.
c) Modifica dell'allegato I della risoluzione del 12 luglio 2012 della Direzione generale per la regolamentazione dei giochi d'azzardo, che approva la disposizione che sviluppa gli articoli 26 e 27 del regio decreto 1613/2011 del 14 novembre 2011 in relazione all'identificazione dei partecipanti ai giochi d'azzardo e alla controllo dei divieti soggettivi alla partecipazione, riducendo a 4 anni l'obbligo per l'operatore di registrarsi e conservare i dati del sistema di verifica dell'identità secondo la normativa vigente”.

Sul sito della Commissione europea si ricorda che “la legge 13/2011, del 27 maggio 2011, che regolamenta il gioco d'azzardo, ha spiegato le ragioni della necessità di adottare meccanismi di regolamentazione che forniscano certezza giuridica sia agli operatori che ai partecipanti ai diversi giochi, per non parlare della tutela essenziale dei minori, quelli soggetti che abbiano volontariamente chiesto di non partecipare, nonché la tutela dell'ordine pubblico e la prevenzione di fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo.

Per raggiungere questi obiettivi, la legge 13/2011 del 27 maggio 2011 ha stabilito tra i compiti della Direzione generale per la regolamentazione del gioco d'azzardo (Dgoj) quello di stabilire i requisiti tecnici e funzionali necessari per i giochi, gli standard di tecnologia operazioni e certificazioni di qualità, nonché i processi, le procedure, i piani di disaster recovery, i piani di continuità operativa e la sicurezza delle informazioni, in conformità con le previsioni contenute nei regolamenti corrispondenti e con i criteri stabiliti dal Gambling policy council.

Il regio decreto 1613/2011 del 14 novembre 2011 in attuazione della legge 13/2011, del 27 maggio 2011, per quanto riguarda i requisiti tecnici e i sistemi delle attività di gioco, in conformità con le disposizioni di tale legge, ha conferito al Dgoj il potere di emanare le disposizioni necessarie per l'elaborazione e l'attuazione del Regio decreto, sicché a tale autorizzazione corrisponde l'adozione delle tre Risoluzioni i cui allegati sono ora modificati”.

 

Il secondo progetto spagnolo a finire sotto la lente della Commissione europea è quello di decreto provinciale che adotta il Regolamento generale sui giochi e le scommesse della Comunità autonoma di Navarra.
“Il testo del decreto provinciale contiene le disposizioni comuni a tutte le forme di giochi d'azzardo che si praticano in Navarra, ne ordina la regolamentazione e la pianificazione, regola gli aspetti relativi ai partecipanti ai giochi d'azzardo, i requisiti che devono essere rispettati. incontrate dalle società legate al gioco d'azzardo, alla pubblicità, sponsorizzazione e promozione del gioco d'azzardo, alle attrezzature per la pratica del gioco d'azzardo, agli aspetti di monitoraggio e controllo del gioco d'azzardo, oltre al regime sanzionatorio.
Ciò include una regolamentazione specifica per ogni settore correlato al gioco d'azzardo, alle scommesse, al bingo, ai biglietti, alle lotterie, alle macchine da gioco, alle lotterie, alle tombole e alle combinazioni d'azzardo. Il Decreto prevede la regolamentazione in base al canale distributivo del gioco d'azzardo, del gioco d'azzardo terrestre e del gioco d'azzardo a distanza. L'allegato definisce le forme dei giochi d'azzardo e delle scommesse, le loro regole essenziali, le specifiche tecniche e, ove opportuno, le restrizioni e limitazioni imposte alla loro organizzazione e pratica secondo le specifiche normative”, si legge sul sito della Commissione Ue.
“La norma è necessaria per l'evoluzione della legge regionale 16/2006 del 14 dicembre 2006 sui giochi d'azzardo. La regolamentazione esistente al momento è poco mirata e prevede formulazioni disomogenee per aspetti comuni ai diversi settori del gioco d'azzardo, il che rende necessaria un'unificazione normativa. Inoltre, esistono ancora norme che necessitano di essere adeguate ai principi di semplificazione, economia procedurale, efficacia ed efficienza amministrativa. Il presente decreto provinciale mira a correggere tali carenze e disfunzioni integrando in un unico testo la disciplina specifica delle diverse forme di gioco, oltre a regolamentare altri aspetti previsti dalla legge regionale sui giochi di cui al paragrafo precedente”.

 

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