CdS sospende chiusura sala gioco: 'Presupposti di estrema gravità ed urgenza'

“Ad una delibazione molto sommaria, propria di tale fase, da un lato la sentenza appellata viene censurata dall’appello, tra l’altro, per avere travisato l’argomento della assenza di responsabilità della attuale esercente, che è subentrata al precedente titolare responsabile della violazione, e dall’altro lato sussistono i presupposti della estrema gravità ed urgenza, tali da non poter attendere la dilazione alla prima camera di consiglio utile, essendosi in presenza di sanzione di chiusura dell’esercizio commerciale, che, nelle more, inizierebbe ad essere eseguita”.

Questa la motivazione che campeggia nel decreto con cui il Consiglio di Stato accoglie la istanza di sospensione di esecutività della sentenza del Tar Lazio che ha confermato la validità della nota con cui l'Agenzia delle dogane e dei monopoli ha disposto la chiusura di una sala gioco per la durata di dieci giorni in conseguenza della violazione dell'articolo 7, comma 8, del Dl n. 158/2012 che vieta ai minori l’ingresso nelle aree destinate al gioco con vincite in denaro (il decreto “Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute”, noto sinteticamente anche come decreto Balduzzi).

Per l'effetto, i giudici sospendono la nota impugnata e fissano, per la discussione, la camera di consiglio del 9 maggio 2024.