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Senato, commissione Giustizia: 'Competizioni videoludiche, no a emendamento su scommesse'

02 maggio 2024 - 10:03

La commissione Giustizia del Senato si esprime sui due emendamenti al Ddl Regolamentazione competizioni videoludiche sui quali ha competenza, e approva il primo respingendo quello che vieta le scommesse sui tornei con minori.

Scritto da Dd
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La commissione Giustizia del Senato si esprime sugli emendamenti al disegno di legge Regolamentazione delle competizioni videoludiche.

Esaminati gli emendamenti, per quanto di competenza la commissione, proseguendo l’esame sospeso nella seduta del 17 aprile, seguendo la proposta del relatore Ernesto Rapani esprime parere favorevole sull’emendamento 5.2 che recepisce il parere della Commissione giustizia del 17 aprile 2024.

Parere contrario, invece, per l’altro emendamento su cui la commissione Giustizia è competente, il 4.5, che all’ultimo periodo affida la determinazione delle sanzioni per gli editori videoludici e per gli organizzatori delle competizioni videoludiche, all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni: tale previsione non è conforme al principio di legalità penale e pertanto si suggerisce di introdurre con legge le predette sanzioni e affidarne l’irrogazione all’attività citata.

La commissione esprime quindi parere non ostativo anche sui restanti 36 emendamenti.

L'emendamento bocciato, il 4.5 proposto da Nicita, D'Elia, Basso, Crisanti, Rando, Verducci, nello specifico, riporta:

Dopo il comma 5, inserire il seguente: "5-bis. Agli editori videoludici di cui all'articolo 2, comma 1, lettera c), e agli organizzatori delle competizioni videoludiche di cui all'articolo 2, comma 1, lettera e), è fatto divieto, nel caso di  partecipazione alle competizioni videoludiche da parte di minori di anni 18, di introdurre, negli schemi e nelle modalità di gioco, nella definizione dei premi, nei rapporti tra giocatori e tra questi e terzi, meccanismi di scommesse e induzione al gioco di azzardo (gambling), indipendentemente dalla natura dei premi (reward). Il monitoraggio del presente divieto e la determinazione delle relative sanzioni sono effettuati dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni secondo le modalità stabilite e disciplinate, con proprio regolamento, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge."

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