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Parte Enada Roma, edizione all'insegna dell'incertezza

17 ottobre 2017 - 07:34

Torna Enada Roma in un periodo di grande insicurezza per la filiera del gioco pubblico, per la concomitanza con i lavori parlamentari e non solo. 

Scritto da Ac
Parte Enada Roma, edizione all'insegna dell'incertezza

 

Il momento è delicato, recitava una famosa raccolta di racconti dello scrittore Niccolò Ammaniti. Ma il titolo potrebbe essere preso in prestito per raccogliere in un unico insieme le ultime edizioni della fiera Enada. Soprattutto nella sua edizione autunnale di Roma. Quella più "scomoda", calendario alla mano, per via della vicinanza della manovra finanziaria che il Parlamento inizia solitamente a imbastire in quel periodo, e in genere con qualche pessima notizia per gli operatori del gioco. Quest'anno, però, la situazione appare peggio del solito. Stavolta per quanto già accaduto nei mesi precedenti e non solo per ciò che dovrà accadere.


Come spiega Raffaele Curcio, presidente di Sapar, associazione degli operatori titolare della kermesse: "Lo spirito con cui andiamo in fiera è, come ogni anno, quello della riscossa, di chi non vuole abbassare la testa e soccombere. Anche se il morale degli operatori non è certo alle stelle tenendo conto di quanto ci sta accadendo attorno".
 
 
Il riferimento, inevitabile, è al piano di riordino previsto dal Governo sul settore del gioco e di cui si aspetta l'attuazione nei prossimi giorni, dopo l'intesa raggiunta con gli enti locali. Intesa soltanto presunta, secondo Curcio, ritenendo che quella uscita dalla Conferenza unificata è da ritenere "una bozza di base che dovrà necessariamente evolvere in qualcos'altro, se si vuole davvero raggiungere gli obiettivi che ci si era prefissati”. Se alla base dell'intesa c'era la volontà di tutelare il giocatore, l'accordo raggiunto non centra affatto questo obiettivo, secondo il leader Sapar, "mirando soltanto a una concentrazione del settore e dell'offerta in locali specializzati saranno però di più e probabilmente più aggressivo visto che andremo a ridurre drasticamente le slot ma non le Vlt né tanto meno le altre forme di gioco".
 
Al punto da far apparire il progetto di riforma come "una mossa politica compiuta con un unico obiettivo che è quello di accanirsi contro le sole Awp, favorendo la concentrazione della filiera e consegnando il settore in mano di poche aziende e di calibro internazionale per sostituire i punti vendita". Una "sostituzione fine a se stessa e senza alcun effetto positivo per i giocatori", secondo Curcio, "andando ad eliminare quelle aziende che hanno garantito legalità e occupazione sul territorio. E dove andranno a finire queste persone? E cosa ci ritroveremo nei locali in cui sparirà l'offerta di gioco legale? Sono queste le domande che ci si deve porre imbastendo una riforma degna di tale nome. Peccato - aggiunge - perché sono certo che il giusto equilibrio tra stato operatori ed enti locali si potrebbe trovare. E a questo scopo lavoreremo fino alla fine".
 
IL NODO AMUSEMENT - Parlavamo, però, della fiera. Il contesto politico e istituzionale evidenzia il clima in cui si inserisce questa edizione di Enada. Ma la fiera è e deve essere il momento di riflessione e di confronto per la filiera. Per questo a Roma si lavora anche sui contenuti. "Puntiamo sul settore dell'amusement - spiega Curcio - che è un altro segmento del gioco vituperato dagli errori normativi e dall'assenza del legislatore centrale su questo tema". Nonostante (ma forse non a caso) la fuoriuscita di alcune imprese attive in questo campo che ha portato alla nascita di un altro evento parallelo (ovvero, la Fee). Un'uscita che Curcio stigmatizza attorno all'auspicio di non vedere queste aziende scappare da Enada per inseguire interessi commerciali, visto che "ogni pezzo che si stacca indebolisce l'intera filiera e non migliora certo la situazione di nessuno".
Ma a Enada si parlerà naturalmente anche di attualità e del futuro delle slot, guardando alla prossima legge di Stabilità e alle prossime sfide e alle possibili opportunità. Come l'ipotesi di una futura introduzione della tassazione sul margine per gli apparecchi da intrattenimento che potrebbe rappresentare un miglioramento del condizioni attuali della filiera. Ma solo a certe condizioni, di cui si parlerà in fiera.
 
IL CONVEGNO SUL BETTING - A Enada, infine, ci sarà spazio anche per il mercato del betting con il convegno di Gioco News dedicato alle scommesse sportive, dal titolo: "Verso la nuova rete del Betting", in vista del bando per il rinnovo delle concessioni che torna a considerarsi "imminente" alla luce dell'accordo del Governo con gli enti locali. Per un primo effetto positivo ascrivibile al piano di riordino che, in un modo o nell'altro, potrà dare certezze al settore. Che ne ha senz'altro bisogno. A parlarne, saranno i principali esperti del settore, insieme al Direttore dell'Ufficio scommesse dell'Agenzia Dogane e Monopoli, Davide Diamare.
 

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