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Legge Gap Piemonte, As.Tro: 'Cresce gioco illegale e calano entrate'

08 gennaio 2018 - 10:49

L'associazione As.Tro traccia un bilancio del primo mese di applicazione della legge sul Gap della Regione Piemonte.

Scritto da Redazione
Legge Gap Piemonte, As.Tro: 'Cresce gioco illegale e calano entrate'

 

"Le province di Alessandria, Asti e Novara sono state 'prese d’assalto' da alcuni operatori commerciali che propongono agli esercenti con gli apparecchi da gioco lecito spenti o rimossi, due ordini di prodotti: congegni per il gioco 'estranei' al circuito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che funzionano attraverso il collegamento a internet, apparecchi trasformabili da 'giochi passatempo' a giochi d’azzardo".

Questi alcuni degli "effetti significativi" della legge regionale sul Gap del Piemonte, a un mese di distanza dalla sua applicazione, messi in luce dall'associazione As.Tro.

"Vista la mole dello sforzo commerciale già messo in campo nelle prime settimane di attuazione della normativa regionale, As.Tro ha predisposto una informativa corredata da foto e documentazione, che entro la giornata odierna (8 gennaio, Ndr) sarà inoltrata alla Direzione Centrale Giochi della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli", sottolinea l'associazione.

CALO IN PIEMONTE E AUMENTO IN LOMBARDIA - "I locali ubicati nelle aree lombarde confinanti con il Piemonte stanno già registrando un incremento dei rispettivi volumi di gioco del 30 percento, a seguito della 'migrazione' dei giocatori piemontesi verso la prima zona disponibile per il gioco lecito che la loro regione ha vietato all’interno di bar e tabacchi. Il volume di affari dei bar piemontesi 'relativamente alla somministrazione di caffè-bevande-cibi' è calato del 30 percento rispetto al mese di ottobre. Decine di imprese iscritte all’associazione ci hanno segnalato l’imminente avvio di procedure di dismissione di personale e/o di rami aziendali", si legge ancora nella nota As.Tro.

APPELLO AGLI ISCRITTI - "Alla luce di questi effetti, e al fine di poter completare l’azione associativa (peraltro già avviata sul fronte della tutela della legalità nei confronti dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), con ulteriori iniziative di coinvolgimento delle Istituzioni competenti a gestire le crisi aziendali e occupazionali, As.Tro rivolge un appello ai propri iscritti affinché trasmettano quanto prima in segreteria le seguenti informazioni autocertificate di verità: numero di addetti presenti in azienda prima del 20 novembre; numero di addetti per i quali è stato programmato l’avvio della procedura di licenziamento, o di altro percorso di ridimensionamento operativo (collocamento obbligatorio in ferie prodromico al licenziamento, riduzione orario di lavoro); numero di contratti di lavoro a termine non rinnovati nel 2018, percentuale di decremento del volume di affari dal 20 novembre, eventuale avvio della procedura di messa in liquidazione dell’impresa. Attraverso tali dati, l’Associazione documenterà lo stato di crisi del comparto e solleciterà le Istituzioni regionali per la promozione di tutte le iniziative collettive in grado di affiancare le singole aziende", conclude As.Tro.

 

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