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Black Monkey, le motivazioni della sentenza del tribunale di Bologna

27 luglio 2017 - 15:11

Pubblicate le motivazioni della sentenza del processo Black Monkey che ha visto la condanna a 26 anni per Nicola Femia da parte del Tribunale Penale di Bologna.

Scritto da Redazione
Black Monkey, le motivazioni della sentenza del tribunale di Bologna

 


Sono state rese note le motivazioni della sentenza relativa al cosiddetto processo Black Monkey con cui il 22 febbraio 2017 il Tribunale Penale di Bologna ha condannato tutti e 23 gli imputati, dando 26 anni e 10 mesi a Nicola Femia, ritenuto il vertice di un gruppo legato alla 'Ndrangheta che faceva profitti con il gioco illegale, e 16 al padre Rocco.

I giudici hanno riscontrato l'azione di una associazione "di tipo ’ndranghetistico, insediata fuori dai territori tipici della radicazione originaria" e provvista di una notevole forza intimidatrice "non soltanto potenziale, ma attuale, effettiva e obiettivamente riscontrabile, capace di piegare ai propri fini le volontà di quanti venivano a contatti con i suoi componenti".

 

Con l'attuazione di una "capacità intimidatoria, progressivamente affermata con atti concreti e abituali (visite in gruppo, minacce, estorsioni, pestaggi), che ha garantito sempre più soggezione e omertà in capo a chi ha avuto a che fare con l’associazione, vale a dire un potere diffuso e capillare derivante al clan dalla sola sua esistenza".
 
 
Oltre alle condanne il tribunale di Bologna ha anche disposto risarcimenti alle parti civili, il più alto da un milione alla Regione Emilia Romagna. Risarcimenti anche per il giornalista Giovanni Tizian e per l'ordine dei giornalisti e 200mila euro per Sistema Gioco Italia.

 

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