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Global Starnet: 'Revoca concessione, faremo valere nostri diritti'

30 marzo 2017 - 09:09

La società Global Starnet annuncia che farà valere i propri diritti contro il provvedimento di revoca della concessione. I chiarimenti dei Monopoli di Stato.

Scritto da Redazione
Global Starnet: 'Revoca concessione, faremo valere nostri diritti'

"La società Global Starnet farà ricorso presso tutte le sedi giurisdizionali competenti per il riconoscimento dei propri diritti, a seguito della decisione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di avviare la procedura di decadenza della concessione per la gestione degli apparecchi di intrattenimento per il gioco legale", di cui è stata data notizia nei giorni scorsi ma che solo oggi, 30 marzo, è stata ufficializzata anche sul sito dell'Adm. Lo rende noto la società in una nota nella quale afferma che, "come già in altre precedenti occasioni" anche questa volta "confida che le proprie ragioni saranno riconosciute dall’organismo giudiziario competente".

IL PROSIEGUO DELL'ATTIVITA' - Global Starnet informa inoltre che "nel frattempo le attività non subiranno alcuna interruzione e proseguiranno secondo i consueti elevati standard di funzionamento" e ricorda che la società, "già B Plus, è titolare della concessione dal 2004, assegnata a seguito di regolare gara per la cui partecipazione ha dimostrato il possesso di tutti gli stringenti requisiti previsti dal bando, sia di carattere economico sia relativi agli accertamenti antimafia dei soci con partecipazione superiore al 2 per cento del capitale sociale. Nel 2009 la Global Starnet, come tutti gli altri concessionari, ha ottenuto dei diritti fino al massimo previsto dalla legge, previa corresponsione di un onere di 180 milioni di euro per l’acquisto dei relativi diritti. L’esclusione dal rinnovo della concessione, già decisa dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel 2011, è stata annullata con successive sentenze del Consiglio di Stato. Gli organi giurisdizionali hanno così ribadito il diritto di Global Starnet a continuare a gestire gli apparecchi per il gioco legale sulla base di una concessione la cui efficacia è stata pienamente riconosciuta".
IL RAPPORTO DI FIDUCIA - Global Starnet esprime inoltre "stupore per la motivazione della presunta violazione del principio di fiducia che è alla base della decisione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Negli anni finora intercorsi dall’inizio della gestione degli apparecchi di gioco legale, Global Starnet ha sempre onorato gli impegni contrattuali e la fiducia versando alle casse dello Stato oltre un miliardo di euro l’anno solo per i diritti erariali generati (Preu). La situazione che va a delinearsi inoltre mette in pericolo il futuro delle 300 famiglie che lavorano direttamente nella società, senza considerare i possibili effetti sull’indotto generato dal gioco legale, a seguito di una procedura mai vista prima nel settore". La società si dice ingine "fiduciosa" che "anche in questa occasione la giustizia farà il suo corso accogliendo le solide ragioni difensive di Global Starnet".
LA NOTA DELL'ADM - Come detto, proprio oggi l'Agenzia delle Dogane dei Monopoli comunica ufficialmente che "in data 27 marzo 2017 è stato notificato alla società Global Starnet (...) il provvedimento di decadenza dalla concessione per la gestione della rete telematica relativa agli apparecchi da divertimento e intrattenimento. Il provvedimento fa seguito all’avvio del procedimento, notificato il giorno 13 dicembre 2016, e alle controdeduzioni prodotte dal concessionario. 
Il provvedimento si basa su più motivi, riconducibili principalmente: a) alla previsione di cui all’art. 24, comma 25, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98, convertito dalla legge 15 luglio 2011, n. 111 (secondo cui 'non può partecipare a gare o a procedure ad evidenza pubblica nè ottenere il rilascio o rinnovo o il mantenimento di concessioni in materia di giochi pubblici il soggetto il cui titolare o il rappresentante legale o negoziale ovvero il direttore generale o il soggetto responsabile di sede secondaria o di stabili organizzazioni in Italia di soggetti non residenti, risulti condannato, anche con sentenza non definitiva, ovvero imputato, per uno dei delitti previsti dagli articoli 2 e 3 del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 e dagli articoli 314, 316, 317, 318, 319, 319-ter, 320, 321, 322, 323, 416, 416-bis, 644, 648, 648-bis e 648-ter del codice penale… Il medesimo divieto si applica anche al soggetto partecipato, anche indirettamente, in misura superiore al 2 per cento del capitale o patrimonio da persone fisiche che risultino condannate, anche con sentenza non definitiva, ovvero imputate, per uno dei predetti delitti...'.). Infatti, presso il Tribunale di Milano è in corso il processo penale, che vede quale 'imputato' il socio di riferimento del concessionario, per il delitto previsto dall’art. 416, commi 1 e 2, c.p.; b) all’accertata sussistenza di: 'situazioni anomale e comunque sintomatiche di condotte illecite attribuibili ad un'impresa aggiudicataria' (così Tar Lazio, Sez. II, sentenza n. 12437 del 10.12.2014); 'comportamenti … illeciti sotto il profilo fiscale o penale o rilevanti sotto il profilo della responsabilità contrattuale; irregolarità e inefficienze gestionali; attitudini illecite e/o scorrette sul piano dei rapporti con l’Erario, o condizionamenti interni alla gestione societaria' (sentenza n. 5737/2015 del 18.12.2015, il Consiglio di Stato, Sez. III); c) all’esaurimento del rapporto fiduciario tra lo Stato e il concessionario; d) all’omesso adempimento dell’obbligo di sottoscrizione dell’atto integrativo della convenzione di concessione, previsto dall’art. 1, comma 79, della legge n. 220 del 2010.  
L'ITER - Il provvedimento di decadenza prevede, a termini di convenzione, un periodo transitorio di sei mesi, in considerazione del fatto che la cessazione immediata dell’attività potrebbe determinare dannose soluzioni di continuità del servizio e la mancata acquisizione di entrate erariali. Durante tale periodo, la Società è tenuta a garantire la prosecuzione delle attività e funzioni ordinarie oggetto della concessione, secondo le norme e procedure vigenti.

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