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Peterson (Articolo1), “Il preposto diventa garante dei principi del gioco lecito”

27 marzo 2013 - 10:47

Alla vigilia del corso di formazione sul gioco responsabile dedicato ai preposti, la responsabile di Articolo1, Fernanda Peterson, spiega a GiocoNews.it gli obiettivi e le peculiarità di questa percorso formativo che la società ha messo in piedi insieme all'associazione As.Tro. Si tratta, in particolare, del secondo corso di formazione per preposti (figura individuata dal Testo unico di pubblica sicurezza), dopo la prima esperienza di Brescia di qualche mese fa. “Anche se in parte può essere considerato un traguardo – spiega Peterson - per noi, in realtà, è soltanto l’inizio”. Formazione su gioco responsabile: Gioacchini (As.Tro), "Operatori in prima linea sulla prevenzione" Il 28 marzo parte la prima tappa del nuovo progetto As.tro per la formazione dei preposti

Scritto da Redazione

Come nasce questo corso formativo?

“Questo corso nasce da una profonda volontà di migliorare, espressa dall'associazione As.Tro, in nome e per conto delle aziende che essa rappresenta. Nella realizzazione di questo progetto, Articolo 1, è diventato il partner più idoneo a trasformare una bellissima idea in un piano di lavoro congiunto. E così, ogni nuova edizione, rappresenta un’occasione per arricchire il sistema di competenze che appartiene all’Associazione e resta a disposizione dei propri membri. Per questo diciamo che siamo solo all’inizio, in quanto abbiamo identificato obiettivi di collaborazione molto più estesi. Oggi stiamo cercando di dare un sistema organico ad una serie di nozioni ed abilità finora acquisite mediante l’apprendimento permanente non formale. Domani vorremmo poter certificare le competenze acquisite nel ambito dei nostri corsi e stiamo lavorando sul fronte istituzionale perché questo possa avvenire presto”.

Quali sono i vantaggi per gli operatori che intendono intraprendere questo percorso formativo?

“I vantaggi per le aziende sono numerosi, proviamo ad identificare alcuni: In primis, senza dubbio, c'è la tutela della responsabilità – individuata dal Decreto 231/01 – e, quindi, la formazione come prima forma di prevenzione di fatti illeciti. C'è inoltre da considerare la possibilità di dotare al settore di una piattaforma formativa per gli apprendisti, anche in modalità e-learning, l’opportunità di raccogliere ed attivare finanziamenti a vantaggio di queste iniziative e quella di ottenere l’approvazione di mansionari e piani formativi ad hoc”.

Quali sono gli obiettivi per il prossimo futuro?

“Abbiamo una lunga strada da continuare a percorrere insieme consolidando l’appartenenza ad un settore industriale che conferma le sue grandi capacità produttive e che alla stregua di altri settori economici, ha una forza lavoro degna di tutela e formazione. Solo dopo interventi formativi di questa rilevanza possiamo seriamente affidare ai preposti il delicato compito di tutelare il rispetto delle regole del gioco. Anche, e soprattutto, per quanto riguarda la prevenzione”.

 

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