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Iori (Conagga): "Stato faccia di più, enti locali non guardino solo le slot"

27 novembre 2013 - 16:36

Bologna – “In questi ultimi anni la diffusione del gioco in Italia è cresciuta notevolmente e in parte si è modificata negli ultimi due anni, con una modifica dei parametri di base che contraddistinguono il conto economico del gioco. Per esempio negli ultimi due anni nonostante sia cresciuto il 'giocato' sono diminuiti i proventi erariali e di filiera, questo perché è aumentata la percentuale media di restituzione dei giochi. Anche se, occorre evidenziare, sono diminuite di gran lunga le grandi vincite e aumentate quelle di importi minimi, o è per esempio quelle che ricalcano il costo di gioco. Ma ci sono altri fattori da guardare Come per esempio la crescita esponenziale del fatturato nelle Vlt, che sappiamo bene essere molto più aggressive rispetto alle new slot.

Scritto da Ac
Iori (Conagga): "Stato faccia di più, enti locali non guardino solo le slot"

 

Lo sottolinea nel suo intervento al convegno ‘Emilia Romagna e settore gioco lecito a mezzo di apparecchi con vincita in denaro. Lo stato del comparto nel Territorio e le possibilità di sviluppo sostenibile’ organizzato da As.Tro e in corso oggi a Bologna, il presidente del Conagga Matteo Iori. Di fronte a questo scenario, a suo giudizio, si evidenzia un "atteggiamento miope dello stato che nonostante l'aumento dei disagi legati al gioco patologico, non interviene seriamente sulla materia". Per questo, aggiunge, "molte amministrazioni locali hanno deciso di intervenire, anche se spesso in maniera estemporanea, limitando l'offerta di gioco.

Inoltre viene commesso sistematicamente l'errore di affrontare in questo tipo di leggi soltanto la distribuzione delle slot, dimenticando che il gioco è fatto anche di altri giochi, gratta e vinci e, soprattutto, le videolottery".

In Emilia, spiega ancora Iori, gli utenti in cura al Sert per problemi di gioco erano 510 nel 2010, sono diventati 636 nel 2011 per poi arrivare a 802 nel 2012, per una crescita del 57 percento in due anni.

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