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Comune di Milano blocca l'apertura di altre due sale da gioco

04 giugno 2014 - 13:26

Corso Garibaldi 49 e via Bugatti 9: due sale per il gioco d’azzardo prossime ad aprire – la prima in pieno centro a Milano, la seconda a pochi metri da via dei Missaglia – sono state bloccate dal Comune. Con due nuovi provvedimenti del settore Urbanistica, Palazzo Marino ha disposto la sospensione di tutti i lavori in entrambe le strutture, ordinando ai proprietari di non aprire i locali in quanto non è stato dimostrato il rispetto della distanza di 500 metri dai luoghi sensibili.

Scritto da Sm
Comune di Milano blocca l'apertura di altre due sale da gioco

 

“Il Comune è impegnato per bloccare l’apertura di nuove sale gioco, ma tutto è reso molto difficile dall'attuale sistema autorizzatorio - dichiara il vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris - chiediamo quindi al Governo di rendere vincolante il parere dei Comuni e alla Regione di modificare quanto prima l'attuale normativa, per renderla effettivamente efficace".

“La buona volontà e la capacità dell’Amministrazione comunale sono certamente importanti, ma non bastano - aggiunge De Cesaris - adesso serve che la Regione cambi la modalità di autorizzazione degli interventi, introducendo l’obbligo del permesso di costruire al posto della semplice comunicazione unilaterale. Solo così potremo sconfiggere insieme il gioco d’azzardo. Dopo lo stop di pochi giorni fa per piazza Bolivar, infatti, questi due nostri nuovi provvedimenti dimostrano ancora una volta che la legge regionale non funziona o funziona male, perché ci costringe a rincorrere le sale quando ormai l'iter è avviato e spesso manca poco all'apertura”.

Per quanto riguarda la struttura di via Garibaldi (piano terra, primo piano e piano interrato), l’Amministrazione sottolinea che “dall’esame della comunicazione di inizio attività (Cial) emerge la progettata e dichiarata realizzazione di due aree sala giochi – una prossima all’ingresso e la seconda, fumatori, all’estremità del locale – con l’inserimento di nuove apparecchiature slot video lottery”. Il Comune evidenzia inoltre che la proprietà “non ha provveduto a dimostrare il rispetto della distanza dai luoghi sensibili”. Pertanto, oltre a “sospendere le opere edilizie in corso”, l’Amministrazione “diffida dall’insediamento e apertura della sala e dalla collocazione delle nuove apparecchiature per il gioco d’azzardo”, dando “avvio al procedimento volto alla definitiva dichiarazione di inammissibilità/irregolarità della Cial”.

Per la struttura di via Ettore Bugatti, oggetto di provvedimento di sospensione dei lavori lo scorso 1 aprile, in seguito a una segnalazione al settore Edilizia e a un sopralluogo della Polizia locale, “pur mancando nella Cial l’indicazione del tipo di attività commerciale, dall’esame degli elaborati e delle fotografie si evince l’insediamento di attività aperta al pubblico”. Considerato inoltre che “i lavori comportanti interventi strutturali eccedono l’ambito dell’Edilizia libera e non possono essere presentati con Comunicazione di inizio attività-Cial”, il Comune “conferma l’ordine di sospensione e diffida dall’insediamento di apparecchi per il gioco d’azzardo” in assenza, ancora una volta, di idonea dimostrazione del rispetto della distanza di 500 metri dai luoghi sensibili, previsto dalla normativa regionale. Anche in questo caso, quindi, Palazzo Marino dà “avvio al procedimento volto alla definitiva dichiarazione di inammissibilità/irregolarità della Cial”.

IL PLAUSO DELLA REGIONE - "Prendiamo atto con soddisfazione che la legge contro il gioco d'azzardo patologico, approvata all'unanimità da tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, sta producendo sempre più effetti concreti. Grazie al nostro provvedimento, infatti, altre due sale slot a Milano non apriranno". L'assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia commenta così la notizia relativa alla sospensione dei lavori per l'apertura, a Milano, di due sale gioco, in corso Garibaldi e via Bugatti, disposta dal Comune, applicando la norma sulla distanza minima di 500 metri dai luoghi sensibili contenuta nella legge regionale.

EFFICACE LA MASSIMA CONDIVISIONE TRA ISTITUZIONI - "Ho sempre ritenuto - continua l'assessore - che su tematiche così importanti e delicate come quella della ludopatia, serva la massima condivisione possibile tra chi amministra gli Enti locali, al di là dell'appartenenza politica. Il tavolo convocato dal prefetto Tronca - conclude - ci vede infatti lavorare fianco a fianco con Prefetture, Questure, Anci e Comune di Milano, che ha parte attiva con il suo assessore alla Sicurezza. E' in questa sede che stiamo affinando l'applicazione delle norme, anche relativamente agli iter autorizzativi, per rendere ulteriormente decisiva la legge".

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