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Parlati (Acmi): "Certificazione produttori tutela tutta la filiera, gestori e consumatori"

29 luglio 2014 - 09:57

“Il nostro è un progetto che tutela tutta la filiera, i gestori ed i consumatori, che potranno individuare il prodotto ed essere certi delle sue elevate caratteristiche semplicemente riconoscendo il marchio Acmi. Ci crediamo moltissimo, e riteniamo che sia un modo per far emergere un'attività che interessa anche i Monopoli, il Governo e tutte le figure con le quali ci confrontiamo quotidianamente”. Così il direttore generale di Acmi, Gennaro Parlati, sottolinea a Gioconews.it l'importanza della nuova certificazione di qualità degli apparecchi degli aderenti all'Associazione costruttori macchine da intrattenimento, che verrà presentata alle istituzioni il prossimo settembre.

Scritto da Francesca Mancosu
Parlati (Acmi): "Certificazione produttori tutela tutta la filiera, gestori e consumatori"

 


“Acmi – prosegue Parlati – individuerà i requisiti principali che contraddistinguono il produttore professionale: una risposta concreta agli attacchi di media e politica che continuano a considerare il settore come una compagine di improvvisati. Sul mercato – peraltro in crescita da 10 anni - ci sono aziende che operano da oltre 20 anni, con qualifiche ben chiare”.

CI METTIAMO LA FACCIA - “ I nostri produttori – ricorda il dg - sono persone 'serie' disposte a metterci la faccia: Acmi ci mette la faccia. Basta pensare che siano sufficienti quattro bulloni e un sottoscala per definirsi un 'produttore', o avere due macchine in casa per credersi un gestore”. Da qui la certificazione, che comprende alcuni requisiti già previsti per legge, “ed altri da individuare sulla base delle esperienze fatte negli ultimi anni, e prosegue un pecorso partito già dai Monopoli di Stato, al tempo dell'istituzione dell'albo dei costruttori. Ora stiamo aggiungendo altri elementi che identificano quello che facciamo e come lo facciamo, tracciando un confine preciso”.


“L'UNICA ASSOCIAZIONE SOLO DI PRODUTTORI” - L'auspicio di Parlati è che tutte le figure della filiera possano lavorare per promuovere una certificazione simile. “Speriamo che le altre associazioni condividano il nostro progetto: siamo i primi, ma pensiamo che non resteremo gli unici. Però, noi siamo l'unica associazione che annovera fra i suoi iscritti solo produttori di apparecchi da gioco, una prerogativa che gli altri non hanno”.

 

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