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Gli imprenditori del gioco di Genova presentano un esposto all'Antitrust contro il Comune

31 luglio 2014 - 10:17

Il Comune di Genova sta ricevendo gli atti e aspettiamo come reagirà sia l'amministrazione che l'Antitrust che dovrà rendere nota la sua posizione. Nel frattempo andiamo avanti sullle nostre posizioni.

Scritto da Ca
Gli imprenditori del gioco di Genova presentano un esposto all'Antitrust contro il Comune

E' il commento dell'avvocato Cino Benelli, uno tra i maggiori esperti in diritto applicato al settore del gaming, in seguito all'esposto presentato all'Antitrust contro il regolamento comunale che impone distanze minime ai nuovi locali che installano slot.
Il regolamento del Comune di Genova, infatti, fissa al 2 maggio 2017 la cessazione di tutte le attività ludiche nel territorio. Secondo gli imprenditori, rappresentati da Benelli, questo provvedimento "avrà un effetto sostanzialmente "espulsivo" del gioco lecito dal territorio comunale". Questi soggetti chiedono all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) di chiarire se il Comune abbia rispettato i principi di ragionevolezza, proporzionalità ed adeguatezza che devono sempre informare la regolazione di qualsiasi attività economica in un corretto e ponderato bilanciamento tra le esigenze di protezione degli utenti e la libertà d'impresa.

Sotto esame la delibera comunale che ha approvato il regolamento. Il dubbio è se tale regolamento è una "violazione delle norme a tutela della concorrenza e del mercato". Tra le altre cose "in attuazione del principio di libertà di iniziativa economica sancito dall'articolo 41 della Costituzione e del principio di concorrenza sancito dal Trattato dell'Unione Europea sono vietati espressamente divieti e restrizioni alle attività economiche non adeguati o non proporzionati alle finalità pubbliche perseguite, nonché le disposizioni di pianificazione e programmazione territoriale o temporale autoritativa con prevalente finalità economica o prevalente contenuto economico, che pongono limiti, programmi e controlli non ragionevoli, ovvero non adeguati ovvero non proporzionati rispetto alle finalità pubbliche dichiarate e che in particolare impediscono, condizionano o ritardano l'avvio di nuove attività economiche o l'ingresso di nuovi operatori economici ponendo un trattamento differenziato rispetto agli operatori già presenti sul mercato, operanti in condizioni analoghe, ovvero impediscono, limitano o condizionano l'offerta di prodotti e servizi al consumatore, nel tempo nello spazio o nelle modalità, ovvero alterano le condizioni di piena concorrenza fra operatori economici oppure limitano o condizionano le tutele dei consumatori nei loro confronti"

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