Bplus commissariata, Pecoraro (Prefetto Roma): "Gestione affidata al generale Gdf Suppa"

Il generale della Finanza Vincenzo Suppa, il dirigente dell’Agenzia delle Entrate del Lazio, Luca Cristini, e l’ingegnere gestionale Stefano Sestili (in qualità di subcommissari) hanno assunto da ieri “la straordinaria e temporanea gestione delle attività di impresa in regime di concessione per l’esercizio del gioco pubblico svolte dalla società B Plus Giocolegale Limited”. Lo riferisce una nota del prefetto di Roma Pecoraro, che ha annunciato di aver  commissariato Bplus, società leader del settore delle slot machine, utilizzando i nuovi strumenti del decreto legge di riforma della pubblica amministrazione di recente approvato al Senato. “Ai commissari - dichiara Pecoraro - sono stati attribuiti tutti i poteri e le funzioni degli organi di amministrazione dell’impresa ed è sospeso l’esercizio dei poteri di disposizione e gestione dei titolari dell’impresa stessa”.   SITUAZIONI ANOMALE -  Il decreto PA - si legge ancora nella nota - ha introdotto strumenti per la gestione di una società aggiudicataria di un appalto pubblico che si trovi in “situazioni anomale” e comunque “sintomatiche di condotte illecite o eventi criminali”. Il decreto (ancora in Parlamento) prevede che possa essere lo stesso Prefetto di Roma a nominare uno o più amministratori. Le misure cesseranno i propri effetti “in caso di annullamento dell’informativa, di accoglimento di istanze cautelari o di aggiornamento dell’informazione”. La norma garantisce l’esecuzione del contratto, la salvaguardia dei livelli occupazionali e l’integrità dei bilanci pubblici.   LA PAROLA AI TRIBUNALI - Il contenzioso tra Amministrazione e Bplus in ogni caso, andrà ancora avanti per parecchio: al tribunale di Roma, la società ha depositato un’azione civile di risarcimento danni per oltre mezzo miliardo di euro contro il ministro degli Interni e lo stesso Pre