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Orari sale gioco a Milano, Sgi: “Ordinanza illegittima, pronti a ricorso”

17 ottobre 2014 - 14:02

Federazione Sistema Gioco Italia di Confindustria assume una posizione ferma e decisa in opposizione all’ordinanza emessa da Palazzo Marino - in vigore da ieri -, che riduce l’orario di apertura delle sale gioco e funzionamento delle slot machine. Un’ennesima occasione persa da parte dell’Amministrazione locale di dialogo e scambio serio e diretto con gli operatori del settore, al fine di identificare delle linee di lavoro comuni e soluzioni reali per la salvaguardia e la salute di tutti i cittadini.

Scritto da Anna Maria Rengo
Orari sale gioco a Milano, Sgi: “Ordinanza illegittima, pronti a ricorso”

 

 

IL COMMENTO DI MAGGI -“Come operatori – ha dichiarato il Vice Presidente Giovanni Emilio Maggi - siamo i primi a voler contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, fenomeno che va stimato in modo obiettivo e scientifico così da poterlo affrontare al meglio, e non con ordinanze populiste e di dubbia applicazione”.

La realtà Confindustriale del gioco lecito è da tempo impegnata in un serio confronto di merito e di metodo con tutte le Istituzioni Locali per affrontare le criticità che territorialmente possono essere censite in relazione all’impatto socio-ambientale generato. Rispetto al provvedimento preso dal Comune di Milano viene denunciata la totale inadeguatezza della misura rispetto agli obiettivi prefissati. “E’ un provvedimento completamente fuori fuoco - dice il Vice Presidente Giovanni Emilio Maggi-. Il provvedimento, così come formulato, avrebbe come risultato certo non solo un danno all’erario e l’abbattimento dell’iniziativa imprenditoriale ma, sostanziandosi in una limitazione arbitraria e forzata, porterà a un non voluto, ma reale, via libera al gioco illecito che andrebbe a sostituirsi così all’offerta lecita”.

La delibera del Comune è stata approvata scavalcando le competenze che spettano a Stato e Regione. “Faremo ricorso – dichiara Giovanni Emilio Maggi, Vice Presidente di Confindustria Sistema Gioco Italia - il Comune ha ritenuto di prendere il provvedimento in autonomia ed in contrasto non solo con le regole nazionali in materia di gioco che non prevedono limitazioni di orario, ma anche con la commissione preposta dalla Regione a gestire il tema della ludopatia. - Solo lo Stato può regolare l'esercizio di un prodotto e stabilire con quali limiti e cautele può essere commercializzato. L'auspicio è che la riforma del titolo V della Costituzione ‎possa ridimensionare malfunzionamenti come quello descritto, quantomeno in materie delicate come quella della salute, riconducendole a valutazioni e trattazioni a livello coordinato nazionale.”

 

I PRECEDENTI - Già in passato alcuni comuni della Penisola hanno agito autonomamente rispetto a questa materia, per poi veder dichiarate illegittime le loro ordinanze dai Tar Regionali. Ne sono esempio la sentenza del Tar della Lombardia del 9/10/2012 rispetto ai provvedimenti del comune di Bagnolo Mella (BS), in cui inoltre si legge “Per quanto riguarda specificamente quest’ultima [sicurezza sanitaria, ndr] si deve quindi escludere che lo strumento della regolazione degli orari possa essere utilizzato dai comuni per prevenire e combattere la ludopatia attraverso la limitazione delle occasioni di gioco.”, e del comune di Bresso (MI) dello scorso Luglio 2014, in cui si dichiara “[…] infondato l’assunto dell’Amministrazione secondo cui l’impugnata ordinanza sarebbe stata emessa in esito a una 'approfondita indagine sulla realtà sociale’, tale non potendosi definire il generico richiamo […] ai dati dell’ASL Milano, peraltro soltanto richiamati, e non allegati, dal Comune agli atti del giudizio.”

L’approvazione del decreto voluto dal Comune di Milano è avvenuta, inoltre, senza il consenso della Commissione Consultiva che, convocata in data 2 Ottobre 2014, non ha espresso un parere positivo nei confronti del provvedimento poiché ritiene che sia necessaria un’azione a livello regionale e nazionale organizzata su un fronte di interventi più ampio e complesso, per proteggere la salute pubblica e tutelare le fasce della popolazione più deboli.

 

LA MISURAZIONE DEL FENOMENO - In questo senso, Federazione Sistema Gioco Italia si è da sempre dichiarata in prima linea nel favorire il contrasto del gioco patologico, e ritiene indispensabile innanzitutto mettere a punto uno strumento di misura del fenomeno scientifico, per poterlo affrontare al meglio.

Ad oggi, infatti, non esiste in Italia un registro o una ricerca che fotografino la situazione in modo obiettivo. Per queste ragioni Federazione Sistema Gioco Italia di Confindustria, cosciente del fatto che il gioco compulsivo è un problema reale che deve essere monitorato correttamente per poter essere affrontato, ha manifestato in più occasioni nei mesi scorsi, e più recentemente  durante l'iter di approvazione del decreto Balduzzi, la disponibilità ad incontrare le istituzioni per gettare le basi di un osservatorio nazionale sulla ludopatia e individuare soluzioni per il contrasto del fenomeno da aggiungere agli strumenti già messi in campo dai singoli concessionari.

 

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