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Verona (As.Tro): "Attenzione alta su legge delega, si mantenga l'intrattenimento"

31 gennaio 2015 - 15:03

In questi giorni si sta focalizzando l'attenzione sulla legge di stabilità che ha introdotto il versamento dei 500 milioni da parte della filiera, com'è inevitabile, visto che tale misura, se confermata, rischia di compromettere il settore. E' però opportuno guardare con massima concentrazione alla legge delega perché sarà quella a dover riscrivere il futuro del comparto e il richio è che possa stravolgerlo significativamente. A parlare è Lorenzo Verona, del Comitato di presidenza dell'associazione As.Tro, intervenuto alla convention promossa dal consorzio Conami a Milano.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Verona (As.Tro): "Attenzione alta su legge delega, si mantenga l'intrattenimento"

Secondo Verona "La stabilità va conotrastata, ma dobbiamo preoccuparci più della delega visto che questa potrebbe segnare la scomparsa definitiva dei gestori o di una parte del gioco pubblico". Secondo il responsabile di As.Tro, a preoccupare sono le prime indiscrezioni circolate attorno alla stesura delle delega che vedrebbero la creazione di 'gaming hall' dedicata esclusivamente al gioco. Attraverso locali specializzati o specifiche aree da ricavare all'interno dei pubblici esercizi. "Si tratta di un concetto distruttivo - spiega Verona - e lo è sia per il mercato che per i giocatori, come è stato evidenziato anche dall'onorevole Binetti che ha ben illustrato i rischi di una ghettizzazione del gioco e di una incentivazione all'isolamento dei giocatori. In questo modo, infatti, il rischio sarebbe quello di incentivare i comportamenti patologici invece di contrastarli come la delega vorrebbe. Ma anche dal punto di vista del mercato si va a generare un meccanismo insano perché si va a considerare la slot machine alla stregua di una videolottery mentre si tratta di due prodotto notoriamente diversi, per via della puntata consentita, delle vincite e della durata della partita. Per questo non si capisce per quale ragione un bar non potrebbe mettere nella stessa area in cui vende una patatina anche una macchina da gioco che si attiva con una monetina. Questo è il concetto che non deve essere dimenticato dalla filiera e che va evidenziato alla politica per evitare un pericoloso autogol dal punto di vista della sicurezza dei cittadini e un rischio evidente per gli operatori".

 

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