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New slot remote o mini-Vlt? I produttori italiani chiedono certezze su un mercato sostenibile

19 marzo 2015 - 11:29

Rimini – La futura generazione di apparecchi da intrattenimento è il tema centrale di questa edizione di Enada Primavera. Tra i padiglioni della fiera non si parla praticamente d'altro. E del resto non poteva essere altrimenti, viste le dichiarazioni delle ultime ore del sottosegretario con delega ai giochi, Pier Paolo Baretta, che danno ormai per certo il passaggio generazionale che dovrà avvenire nei prossimi anni con le attuali new slot rimpiazzate da macchine simili nei parametri di puntata e vincita, ma con un sistema di gioco alimentato da remoto e non più residente all'interno delle singole macchine.

Scritto da la nostra inviata a Rimini, Sara Michelucci
New slot remote o mini-Vlt? I produttori italiani chiedono certezze su un mercato sostenibile

Ma proprio questo è il punto, per gli addetti ai lavori, e l'oggetto di discussione generale. Saranno macchine simili alle Awp, a parte il collegamento, oppure si tratterà di apparecchiature molto più vicine alle Vlt? Anche se il sottosegretario si sta sforzando, negli ultimi giorni, di veicolare la definizione di 'Awp da remoto' in sostituzione a quell'epiteto – potenzialmente fuorviante – di 'mini-Vlt' che si è ormai diffuso nella filiera, la sensazione degli imprenditori del gioco pubblico è che la nuova generazione di macchine possa essere figlia delle tecnologie 'server based', quasi fosse una sua naturale discendente, Il che significherebbe replicare lo scenario di qualche anno fa, quando il legislatore introdusse le videolotterie, mettendo il mercato in mano ai produttori internazionali e tagliando fuori da questo nuovo business i produttori italiani. Da qui le proteste di una parte della filiera, decisa sì a rimboccarsi le maniche per una evoluzione di prodotto che dia allo Stato le garanzie che cerca, ma in modo che sia sostenibile per le imprese.

 

 

IL PARERE DI CABELLA - Come spiega a Gioconews.it Gian Piero Cabella di Electronic System, produttore storico di Awp. “Il concetto di Awp che diventa 'mini-Vlt' non vuol dire quasi nulla dal punto di vista tecnico se parliamo di sicurezza. Allo stato attuale se parliamo di Awp da remoto si correrebbe il rischio di far morire alcune figure della filiera con il conseguente rischio che alcune imprese italiane usciranno dal mercato. Si tratta quindi di una legge ma maneggiare con cura perché potrebbe essere niente affatto indolore”. Ma oltre agli allarmi, ci sono le proposte: “Perché non fare un discorso diverso e realizzare macchine che garantiscano standard di sicurezza più elevati, mantenendo però un sistema più evoluto ma simile a quello attuale? Bisogno anche tenere conto della realtà del nostro paese: oltre al fatto che una rete come quella delle videolotterie funziona nelle sale dedicate perché vengono dotate di infrastrutture evolute che difficilmente si potranno replicare nei bar, bisogna anche ragionare sulle omologazioni. Mi sembra che oggi le omologazioni di piattaforme Vlt siano sostanzialmente ferme a quei produttori esteri in un mercato: e se ciò accadesse anche per le nuove piattaforme delle nuove slot? Ricordiamoci che qui c'è in ballo il futuro di aziende e quindi vari posti di lavoro”.

 

E QUELLO DI TERRABUSI - Dello stesso avviso anche Renzo Terrabusi, patron di Nazionale Elettronica, altro produttore italiano leader nel settore delle Awp. “Credo che invece di pensare allo sviluppo di una nuova piattaforma si potrebbe benissimo ripartire dal modello di Awp di cui abbiamo già il progetto, con qualche implementazione ulteriore. In questo modo avremo la possibilità di partire da un prodotto già noto senza dover ricominciare daccapo e tutelando così le imprese italiane”, spiega. “Per quanto riguarda il nostro gruppo, essendo attivi sia sul segmento delle slot che delle Vlt, avremo le capacità di stare comunque al passo con i tempi e rispondere alle evoluzioni del mercato, avendo realizzato anche una nostra piattaforma Vlt, ma bisogna trovare una soluzione che sia sostenibile per il settore”.

In effetti tra i produttori italiani esistono già alcuni che hanno implementato piattaforme videolottery (oltre a Nazionale Elettronica anche Mag Elettronica, per esempio). Come pure in questi ultimi mesi si sta lavorando da più parti su alcune proposte di Awp da remoto che siano in grado di interpretare le indicazioni del governo sulle nuove macchine, salvaguardando però i produttori nazionali. E in fiera ne circolano almeno un paio di versioni diverse, proprio nello spirito di proporre al legislatore un prodotto in grado di rispondere a quelle esigenze di sicurezza. Ma anche il governo, su questo, deve fare la propria parte.

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