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Stabilità: nessun accordo di filiera, entro giugno decreto per stabilire la ripartizione tra Awp e Vlt

29 aprile 2015 - 16:03

“Non abbiamo trovato un accordo di filiera”. Così Raffaele Curcio, presidente della Sapar, commenta a Gioconews.it l’incontro al Mef tra concessionari, gestori e sottosegretario all’Economia, Pierpaolo Baretta, sulla tassa dei 500 milioni contenuta nella Stabilità, la cui prima rata (200 milioni) scade domani.

Scritto da Sm
Stabilità: nessun accordo di filiera, entro giugno decreto per stabilire la ripartizione tra Awp e Vlt

“I concessionari hanno proposto una ‘forchetta’, suddividendo la quota dei 500 milioni su Awp e Vlt (70 slot machine e 30 su Vlt). Noi avevamo proposto 60 sulle slot machine e 40 sulle videolotterie, ma ci eravamo detti disponibili a trovare una via intermedia. Cosa che però non è stata accettata. Il Governo, prendendo atto della mancanza di un accordo di filiera, ha detto che entro giugno verrà fatto un decreto in cui sarà lo stesso Governo a stabilire lo quanto della quota andrà sulle Awp e quanto sulle Vlt e come saranno suddivise le competenze tra concessionari, gestori e esercenti. Ci auguriamo che il Governo trovi il giusto equilibrio tra le varie proposte che sono pervenute, in modo da non rendere conflittuale ancora di più la filiera”.

I CONCESSIONARI GARANTI DEI 200 MILIONI - Stando così le cose, alla scadenza di domani, 30 aprile, l'unica ipotesi possibile per non far saltare il banco è quella di un esborso dei 200 milioni previsti dalla Stabilità da parte dei concessionari, che sono ancora in riunione con Baretta, i quali garantirebbero la copertura della quota versando quello che è stato raccolto fino ad oggi dai gestori (il 50 percento circa) e garantendo il resto impegnano il contributo dello 0,5 percento della raccolta che viene destinato ogni anno dalla rete degli apparecchi nelle casse delle tredici società. La soluzione, che il Governo sembra aver accettato, sarebbe soltanto un viatico per affrontare l'emergenza, per poi procedere all'emanazione di un decreto ministeriale che possa stabilire le modalità di versamento della restate quota dei 300 milioni previsti per ottobre dalla stessa legge di stabilità.

L'INCONTRO DI STAMATTINA - Dall'incontro di questa mattina, che ha anticipato quello con i vertici del Mef, si è usciti con un "allineamento di intenti", se non proprio un autentico accordo, tra l'associazione dei concessionari Acadi e quella dei gestori As.Tro (secondo i termini della proposta avanzata da quest'ultima nei giorni scorsi) al quale però non ha aderito l'altra sigla Sapar. Per un nuovo scenario – opposto, peraltro, a quello dei giorni scorsi quando l'unico accordo di massima lo avevano raggiunto proprio Acadi e Sapar – e una nuova divisione all'interno del comparto.

 

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