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Stabilità: l'alba dei 200 milioni e le attese dei concessionari (e della filiera)

04 maggio 2015 - 09:27

I duecento milioni richiesti dalla Legge di Stabilità sono arrivati (o, almeno, sono stati promessi dalle tredici società) e ora i concessionari si attendono risposte concrete da parte del governo. E, soprattutto, rapide. All'indomani della scadenza di fine aprile prevista dalla manovra finanziaria per il versamento della prima rata del contributo straordinario derivante dalla riduzione degli aggi per la filiera degli apparecchi, il governo incassa l'assegno da duecento milioni che gli consente di portare avanti le proprie politiche economiche di fronte allo sguardo vigile di Bruxelles.

Scritto da Alessio Crisantemi
Stabilità: l'alba dei 200 milioni e le attese dei concessionari (e della filiera)

O, meglio, dovremo parlare di una cambiale, visto che la somma richiesta – secondo quanto apprende GiocoNews.it – è stata solo in parte versata dalle società in maniera effettiva (per un totale inferiore ai 100 milioni di euro), mentre la restante quota sarebbe stata destinata allo stesso scopo “impegnando” i canoni di rete che i concessionari incassano ogni anno dal Ministero per la gestione della rete degli apparecchi. E nonostante alcuni dettagli da mettere a punto tra operatori e Mef, la partita sembra potersi dichiarare conclusa almeno rispetto alla prima rata, visto che i soldi, in un modo e nell'altro, sono comunque già nelle casse dell'Erario.

 

 

I NODI DA SCIOGLIERE - Quelli che rimangono da chiarire, tuttavia, sono alcuni punti a dir poco cruciali per il comparto e non solo per i concessionari: in primis, le modalità di ripartizione tra gli attori della filiera dell'intero ammontare dei 500 milioni di euro, una volta acquisito che questi duecento appena “versati” potevano ritenersi un mero anticipo di cassa da parte delle tredici società. L'altro aspetto che interessa più da vicino gli stessi concessionari ma che coinvolge direttamente anche i gestori di apparecchi, è quello sugli strumenti di coercizione che le società di rete potranno adottare nei confronti di quegli operatori che non hanno ancora versato la propria parte.
Due questioni che il governo, attraverso il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, si è già impegnato a definire attraverso il decreto delegato sui giochi in fase di stesura e di prossima emanazione, nel quale verranno definite – ha specificato lo stesso sottosegretario - anche delle specifiche sanzioni per i soggetti inadempienti.

I TEMPI – Il problema tuttavia, rimangono i tempi. E, non a caso, le perplessità mostrate dai concessionari e rimaste da chiarire ancora al momento del versamento, sarebbero legate anche a questo. Per le aziende che hanno garantito la prima rata al governo, i tempi di emanazione del decreto collegato alla Legge Delega non possono ritenersi in linea con le esigenze di filiera, con la prossima scadenza prevista dalla Stabilità fissata per la fine di ottobre. Secondo i titolari delle conessioni serve avere un'indicazione chiara e ben definita già nelle prossime settimane, in modo da scongiurare non soltanto la corsa dell'ultimo minuto come avvenuta il 30 aprile, ma peggio ancora, il default delle società, che non potrebbero sostenere il pagamento dell'intera cifra con le proprie casse.

LE ATTESE – Se a finire sotto i riflettori, in questi giorni, sono stati i concessionari di rete in quanto soggetti direttamente preposti al versamento delle cifre richieste dalla Stabilità, l'attesa del momento riguarda più in generale l'intera filiera, quindi anche i gestori di slot e gli esercenti. Tutti, secondo la legge, sono chiamati a contribuire a questo esborso milionario, ma nelle modalità ancora da definire e che tutti vorrebbero poter vedere definite, una volta per tutte, e secondo un criterio sostenibile.

 

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