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CdS: ‘Legittimo sospendere licenza a locale con giochi e che è ritrovo di pregiudicati’

18 maggio 2015 - 15:52

La quinta sezione del Consiglio di Stato ha accolto con sentenza i ricorsi presentati dal Comune di Sant’Onofrio e dal Ministero dell’Interno contro la sentenza con cui il Tar Calabria aveva annullato l’atto con cui il Comune stesso aveva revocato a un esercente la licenza per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande con installazione di congegni automatici da gioco.

Scritto da Amr
CdS: ‘Legittimo sospendere licenza a locale con giochi e che è ritrovo di pregiudicati’

 

Secondo il giudice di primo grado “dagli atti impugnati erano sforniti di elementi atti a comprovare l’esistenza di turbative per l’ordine pubblico per effetto dell’apertura del locale”.

La revoca era stata disposta su richiesta della Prefettura di Vibo Valentia “per il legame di parentela del sig. -OMISSIS- con il sig. -OMISSIS-. Da tale atto risulta infatti che il ricorrente nel presente giudizio è suocero di quest’ultimo, il quale, secondo quanto riferito nella richiesta prefettizia, è ‘elemento di spicco dell’omonima famiglia’ operante in Sant’Onofrio, ‘già sorvegliato speciale di P.S. e precedente titolare della licenza’, ed in ragione di ciò destinatario di un analogo provvedimento di revoca nel 2010.

 

LE MOTIVAZIONI DEL CDS – Secondo i giudici di Palazzo Spada “l’autorità di polizia” ha “il potere di sospendere e quindi revocare la licenza commerciale relativa ad esercizi non solo teatro di ‘tumulti o gravi disordini’, ma anche ‘che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini’. Inoltre, “la revoca della licenza di somministrazione di alimenti e bevande (…) può essere disposta anche nei confronti di intestatari che di fatto non gestiscano il locale, ma che ne risultino formalmente titolari”.

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