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As.tro: 'Su gioco illegale si faccia chiarezza'

23 luglio 2015 - 15:07

“As.Tro plaude all’operato delle forze dell’ordine e della Magistratura, ma nel contempo mette in evidenza la sua preoccupazione per quanto ci rivelano le cronache giudiziarie, circa la minaccia costante a cui è sottoposto il sistema gioco legale”. È quanto si legge in una nota dell’associazione degli operatori del gioco lecito, alla luce dell’operazione Gambling della Dda, contro il gioco illegale.

Scritto da Redazione
As.tro: 'Su gioco illegale si faccia chiarezza'

 

“Per quanto apparentemente ramificata, l’organizzazione rappresenta solo una delle iniziative nell’ambito della distribuzione dei prodotti di gioco ‘extra-statale’, che hanno trovato riscontro nelle attività degli inquirenti, dopo l’entrata in sofferenza della ‘marginalità’ e operatività del gioco lecito. Quanto accaduto dimostra il rapporto diretto tra riviviscenza del gioco illegale e arretramento delle attività di gioco lecito, che negli ultimi due anni ha imboccato un percorso di arretramento industriale sempre più simile alla spirale implosiva. Senza nulla togliere al normale percorso delle indagini, dalle quali ci si augura solo che il fenomeno descritto dai media sia ridimensionato nei suoi contorni di gravità e rilevanza economica, è evidente il sentimento di scoramento che in questi momenti provano gli operatori del gioco lecito, in un contesto in cui persino la loro dignità di imprenditori di un servizio statale viene negata e avversata da alcuni rappresentanti delle istituzioni e della politica. La chiarezza del fenomeno che si descrive è pertanto totale e disarmante: da un lato, esiste un circuito di gioco pubblico lecito e controllato che gli enti locali sfrattano dai territori tramite distanziometri metrici e ordinanze sindacali sugli orari degli apparecchi, e che le Leggi di stabilità privano di intere percentuali di marginalità. Dall’altro lato, esiste una realtà operativa ‘alternativa’ già idonea a rimpiazzare il circuito autorizzato.

A chiunque spetti l’adozione di una scelta di tutela tra i due fenomeni descritti, As.Tro chiede di procedere con spedita chiarezza”, conclude.

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