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Marini (Acadi): 'Sei mesi intensi, ma serve intervento urgente sul settore'

24 luglio 2015 - 08:52

Il leader uscente di Acadi, Matteo Marini, traccia un bilancio della sua presidenza

Scritto da Ac
Marini (Acadi): 'Sei mesi intensi, ma serve intervento urgente sul settore'

Soddisfazione parziale, per il presidente uscente di Acadi, Matteo Marini, che traccia con GiocoNews.it un bilancio di questi sei mesi di attività associativa al termine del suo mandato di presidente, che si esaurisce oggi con l'Assemblea dell'organismo chiamata a eleggere il nuovo leader.

"Quello che di buono possiamo osservare, dopo il lavoro degli ultimi mesi, è il posizionamento di Acadi quale interlocutore autorevole e di riferimento per il comparto degli apparecchi da intrattenimento, sia all'interno del settore che nei confronti di politica e istituzioni", spiega Marini.
"Un percorso avviato nei mesi scorsi, con particolare efficacia nella concertazione sul tema dell'attuazione della Legge di Stabilità e del contributo di 500 milioni chiesto alla filiera, e culminato qualche giorno fa con il convegno alla Camera dei Deputati con il quale abbiamo avanzato una serie di proposte concrete. Oltre a riuscire - a mio giudizio - a esprimere in maniera più chiara il valore della nostra filiera e delle imprese che lo rappresentano".

I PUNTI CRITICI - A fare da contraltare a questa soddisfazione, tuttavia, sono gli aspetti negativi da mettere comunque a bilancio: "La più grave pecca di questo periodo - continua il leader uscente di Acadi - è la mancata emanazione del decreto delegato di riforma del gioco pubblico. Stando a quanto abbiamo potuto vedere, basandoci sulle ultime bozze del provvedimento circolate in fase di stesura, potevamo individuare alcuni elementi di positività in alcuni interventi che si rendevano - e si rendono ancora oggi - assolutamente necessari. Il primo tra questi, la messa in ordine del sistema, perché è ormai evidente a tutti come questo settore sia inflazionato di leggi e normative, spesso anche in contrasto tra loro, che rendono indispensabile un riordino. Inoltre lo stesso provvedimento prometteva di sistemare alcuni punti critici dell'intero sistema. E pur non risolvendo tutto, riusciva comunque a sciogliere alcuni nodi cruciali che, invece, rimangono oggi ancora irrisolti. Mi riferisco in particolare alla ripartizione dei 500 milioni della Legge di Stabilità. Senza contare, poi, che lo stesso decreto si prometteva di attuare una attività molto più forte dal punto di vista del contrasto all'illegalità, che è sempre più necessaria a tutela di imprese e consumatori".
LA NUOVA PRESIDENZA - Per queste ragioni, tra gli auspici con cui Matteo Marini passa il testimone al prossimo leader che guiderà Acadi per il semestre successivo - individuato ormai con certezza nella figura di Guglielmo Angelozzi, Ad del concessionario Gamenet e già vice presidente dell'associazione - al primo posto c'è la "necessità e assoluta urgenza di chiarire le modalità di ripartizione dei 500 milioni della Stabilità in vista della scadenza della seconda tranche in scadenze a ottobre". Inoltre, guardando sempre alla Legge Delega, la speranza è che "la riforma del gioco e l'istituzione di un 'Codice dei Giochi' possa vedere la luce e non attraverso un disegno di legge, perché questo comporterebbe dei tempi eccessivamente lunghi che il settore non si può permettere".

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