Corte Appello Trieste, slot: 'Responsabilità gestore va valutata'
Vittoria per un gestore di slot al Tribunale di Trieste: ecco il commento del legale difensore Gianluca Pomante.
Scritto da Ca
Con sentenza del 24 novembre 2015 la Corte di Appello di Trieste ha rigettato l'impugnazione dell'Ufficio Regionale dei Monopoli del Friuli Venezia Giulia contro un precedente provvedimento del Tribunale con il quale era stata annullata un’ordinanza di ingiunzione a carico di un gestore ritenuto responsabile della non conformità di un apparecchio da intrattenimento (comma 6a) alle regole tecniche.
"Il Tribunale di Trieste aveva già a suo tempo chiarito che la responsabilità del gestore non poteva essere dedotta sulla base di mere valutazioni dell'ufficio ma doveva essere in concreto accertato il coinvolgimento dell'interessato nella condotta illecita, quantomeno sotto il profilo della negligenza. Nel caso di specie la Corte, dopo aver disposto una Consulenza Tecnica sull'apparecchio, ha accertato che si trattava indubbiamente di un errore di assemblaggio e che non vi era alcuna prova che il gestore ne fosse a conoscenza, poiché il vano scheda risultava separato da quello di gettoniere e hopper e non era ancora stata eseguita la prima manutenzione”, ha commentato il difensore del gestore, Gianluca Pomante, esperto del diritto dei giochi e delle scommesse.
Mancava quindi qualsiasi prova della responsabilità del gestore: “Era invece ragionevole supporre (contrariamente a quanto asserito dall'Amministrazione) - prosegue Pomante - che l'interessato non si fosse mai avveduto del problema, facendo legittimo affidamento sulle certificazioni rilasciate dalla stessa ADM. Se passasse il principio secondo il quale il gestore dovrebbe periziare ogni apparecchio prima di acquistarlo, verrebbero meno le garanzie insite nelle certificazioni che rilascia l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e, conseguentemente, la prima a dover essere sanzionata sarebbe proprio ADM”.