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New slot: la sospensione cautelare dall’elenco Ries e i confini della Stabilità 2015

18 dicembre 2015 - 16:13

La recente nota dell'Agenzia delle Dogane e dei monopoli sull'elenco Ries genera il caos, ma arrivano i primi chiarimenti

Scritto da Ac
New slot: la sospensione cautelare dall’elenco Ries e i confini della Stabilità 2015

Può una circolare esplicativa mirata a illustrare delle mere misure procedurali (e poco più) scatenare il panico all’interno di una filiera? Eccome. Specialmente se la materia affrontata è particolarmente delicata come quella della cancellazione dall’Elenco degli operatori delle new slot in riferimento alla Legge di Stabilità per il 2015. Accade nelle ultime ore, dopo che una nota inviata dall’Ufficio apparecchi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, stabilendo che l’istituzione dell’istituto giuridico della 'sospensione temporanea' dall’elenco - come status intermedio rispetto alla cancellazione definitiva – faceva esplicito (ma generico) riferimento, nell’oggetto della comunicazione, alla Legge di Stabilità per il 2015.

 

Quella stessa legge, cioè, che ha istituito la cosiddetta ‘tassa sui 500 milioni’ a carico della filiera che, come noto, è stata assolta soltanto da una parte degli operatori, per varie ragioni. Con un contenzioso ancora aperto che è sfociato fino alla Corte Costituzionale che è chiamata ad esprimersi sulla legittimità del prelievo. Va da sé che una parte degli operatori che non hanno potuto o voluto versare il contributo previsto (ma non adeguatamente disciplinato) dalla Legge, hanno temuto per il peggio. E cioè che la sospensione cautelare (pur essendo atto meno incisivo rispetto alla definitiva cancellazione, quindi migliorativo rispetto alle condizioni attuali) fosse riferita anche a chi non risultava in regola con tale versamento.

In realtà – come apprende GiocoNews.it da fonti istituzionali – lo scopo della norma è un altro. E il riferimento generico alla Legge n.190 del 2014 (ovvero, la Stabilità per il 2015) sarebbe riferito al comma 644 della Legge e non a quello che imponeva il tributo di 500 milioni, che è invece il comma 649 (Con la sospensione, però, che si andrà chiaramente a valutare ed eventualmente applicare in tutti i casi possibili in cui è prevista la cancellazione).
Nel comma 644, infatti, si parla espressamente di 'cancellazione' dall’elenco degli operatori alla lettera f), riferendosi però agli operatori che installano apparecchi all’interno di Ctd 'non sanati'. Ricordando che: “continua ad applicarsi il divieto di installazione di apparecchi” e “in ogni caso l'Agenzia delle dogane e dei monopoli non iscrive il titolare dell'esercizio o del punto di raccolta nell'elenco (…) ovvero ne effettua la cancellazione, ove già iscritto”.
Diverso invece è il caso del comma 649 e del versamento dei 500 milioni in mancanza del quale è previsto soltanto che “I concessionari comunicano all'Agenzia delle dogane e dei monopoli i nominativi degli operatori di filiera che non effettuano tale versamento, anche ai fini dell'eventuale successiva denuncia all'autorita' giudiziaria competente”. E così, infatti, sta avvenendo. Con le stesse società concessionarie che hanno inviato – come anticipato – le proprie segnalazioni all’Agenzia dei Monopoli, la quale a sua volta ha inoltrato i dossier alla Procura di Roma e alla Corte dei Conti. Da qui potrebbero uscire altre azioni, ma con la norma che non prevede espressamente la cancellazione dall’elenco. E neppure con l’approvanda Legge di Stabilità per il 2016, la quale come noto interviene nuovamente sul comma 649, sopprimendolo per gli anni successivi ma lasciandolo inalterato per il 2015, fornendone una interpretazione autentica. Che sarà utile a chiarire la ripartizione dei versamenti, ma che nulla può aggiungere, rispetto agli interventi nei confronti dei gestori, rispetto alla precedente legge.
 

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