Molinaro (Cnr): 'Gioco problematico, molto utile lavoro nelle scuole'
La ricercatrice del Cnr Sabrina Molinaro evidenzia la bontà del lavoro svolto nelle scuole per quanto riguarda la prevenzione del gioco problematico.
Scritto da Cesare Antonini
Roma - Al convegno inaugurale dell'edizione 2016 di Enada Roma, 'Dalla stabilità all'instabilità del settorre giochi', si parla anche di gioco e giovani. Lo fa Sabrina Molinaro, responsabile della sezione epidemiologia Istituto fisiologia clinica del Cnr, che evidenzia come le ricerche condotte dal Centro sono "indipendenti" e "danno fastidio" ma che "il metodo di ricerca avviato dal 2008 da noi è stato adottato anche dall'Ue nel 2015 per studiare il gioco d'azzardo".
Gli studi condotti sulla popolazione dai 15-74 anni e su quella studentesca - spiega Molinaro - evidenziano che "il mercato è in calo. La maggior parte della popolazione gioca in modo sano. Parliamo dell'80 percento di essa. L'altra parte è più fragile e va studiata, certamente. L'Ipsad verrà rifatto quest'anno grazie a nuovi finanziamenti mentre lo studio Espad lo facciamo ogni anno e cerchiamo di condurlo anche in Europa. Sono appena usciti i dati 2015 con nuove domande su gaming e gambling. C'è molta preoccupazione sul gaming. Nel 2014 c'è stato un calo e nel 2015 una ripresa".
Gli studi evidenziano: "Il 48,5 percento ha detto che ha giocato almeno una volta nella vita. Gli studenti che presentano un comportamento a rischio sono circa l'8 percento su un 42 percento. Giocano tutti, sia minorenni che maggiorenni. Il divieto di gioco per i minori non è seguito e sentito. Tra maschi e femmine c'è una grossa differenza rispetto a minorenni e maggiorenni. Scommesse e Gratta&Vinci sono i giochi preferiti dai giocatori problematici. I giocatori giocano anche a casa di amici per un 39 percento, ma questo dato è difficilmente tracciabile. Il dato sui minori indica che quelli che giocano nei luoghi pubblici, online e nelle sale scommesse sono davvero molti. A cosa giocano online i minori? Prevalentemente alle scommesse e casinò online, non al poker o altri giochi di skill.
I minori giocano molto sugli smartphone e questo aumenta i dubbi sulle ipotesi di chiusura dei locali per ridurre il gioco mentre non si fa nulla sui supporti mobile. Dove giocano i minori con problemi di ludopatie? Nelle sale scommesse nel 56,3 percento dei casi ma anche, al 62,6 percento, nell'online. Ma abbiamo capito che i giovani sono purtropo multi tasking nella loro problematicità".
Tuttavia, Molinaro evidenzia: "Il lavoro fatto nelle scuole sul gioco problematico è servito tantissimo. Inoltre, i fondi su alcol e droghe sono stati tagliati ma quelli sul gioco sono aumentati. Ovviamente questo ha fatto diminuire il gioco ma sono aumentate le altre dipendenze. È un argomento scomodo ma sta funzionando così".