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Molinaro (Cnr): 'Gioco problematico, molto utile lavoro nelle scuole'

04 ottobre 2016 - 12:12

La ricercatrice del Cnr Sabrina Molinaro evidenzia la bontà del lavoro svolto nelle scuole per quanto riguarda la prevenzione del gioco problematico.

Scritto da Cesare Antonini
Molinaro (Cnr): 'Gioco problematico, molto utile lavoro nelle scuole'

Roma - Al convegno inaugurale dell'edizione 2016 di Enada Roma, 'Dalla stabilità all'instabilità del settorre giochi', si parla anche di gioco e giovani. Lo fa Sabrina Molinaro, responsabile della sezione epidemiologia Istituto fisiologia clinica del Cnr, che evidenzia come le ricerche condotte dal Centro sono "indipendenti" e "danno fastidio" ma che "il metodo di ricerca avviato dal 2008 da noi è stato adottato anche dall'Ue nel 2015 per studiare il gioco d'azzardo".

Gli studi condotti sulla popolazione dai 15-74 anni e su quella studentesca - spiega Molinaro - evidenziano che "il mercato è in calo. La maggior parte della popolazione gioca in modo sano. Parliamo dell'80 percento di essa. L'altra parte è più fragile e va studiata, certamente. L'Ipsad verrà rifatto quest'anno grazie a nuovi finanziamenti mentre lo studio Espad lo facciamo ogni anno e cerchiamo di condurlo anche in Europa. Sono appena usciti i dati 2015 con nuove domande su gaming e gambling. C'è molta preoccupazione sul gaming. Nel 2014 c'è stato un calo e nel 2015 una ripresa".
Gli studi evidenziano: "Il 48,5 percento ha detto che ha giocato almeno una volta nella vita. Gli studenti che presentano un comportamento a rischio sono circa l'8 percento su un 42 percento. Giocano tutti, sia minorenni che maggiorenni. Il divieto di gioco per i minori non è seguito e sentito. Tra maschi e femmine c'è una grossa differenza rispetto a minorenni e maggiorenni. Scommesse e Gratta&Vinci sono i giochi preferiti dai giocatori problematici. I giocatori giocano anche a casa di amici per un 39 percento, ma questo dato è difficilmente tracciabile. Il dato sui minori indica che quelli che giocano nei luoghi pubblici, online e nelle sale scommesse sono davvero molti. A cosa giocano online i minori? Prevalentemente alle scommesse e casinò online, non al poker o altri giochi di skill.
I minori giocano molto sugli smartphone e questo aumenta i dubbi sulle ipotesi di chiusura dei locali per ridurre il gioco mentre non si fa nulla sui supporti mobile. Dove giocano i minori con problemi di ludopatie? Nelle sale scommesse nel 56,3 percento dei casi ma anche, al 62,6 percento, nell'online. Ma abbiamo capito che i giovani sono purtropo multi tasking nella loro problematicità".
Tuttavia, Molinaro evidenzia: "Il lavoro fatto nelle scuole sul gioco problematico è servito tantissimo. Inoltre, i fondi su alcol e droghe sono stati tagliati ma quelli sul gioco sono aumentati. Ovviamente questo ha fatto diminuire il gioco ma sono aumentate le altre dipendenze. È un argomento scomodo ma sta funzionando così".
 

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