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Acadi: 'Gioco, inasprimento fiscale porterebbe a fine attività regolata'

15 febbraio 2017 - 15:48

L'associazione di concessionari Acadi evidenzia le conseguenze che avrebbero le restrizioni e una ulteriore tassazione del gioco pubblico.

Scritto da Redazione
Acadi: 'Gioco, inasprimento fiscale porterebbe a fine attività regolata'

“Con una tassazione media superiore al 54 percento, aumentata recentemente di oltre il 30 percento in alcuni segmenti, con le ordinanze degli enti locali in tema di orari e distanze che rendono già oggi impossibile in molte zone del Paese esercitare l’attività di concessionari dello Stato, un nuovo inasprimento fiscale sul settore del gioco avrebbe un unico risultato: la fine dell’attività pubblica regolata e controllata dallo Stato, la chiusura di migliaia di esercizi commerciali, compresi bar e tabaccherie, il licenziamento di decine di migliaia di addetti ed il ritorno ai primi anni 2000, quando una commissione parlamentare stimò la presenza in Italia di oltre 800mila videopoker illegali e una evasione fiscale superiore a venti miliardi di euro.” Lo afferma Stefano Baduini, segretario generale di Acadi, Concessionari Apparecchi da Intrattenimento aderente a Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici.

“Auspichiamo  - aggiunge - che i processi di regolamentazione dell’offerta, più volte richiesti dagli stessi concessionari, procedano in maniera seria e veloce, sulla base di dati oggettivi e nel rispetto degli accordi presi al momento della sottoscrizione dei relativi contratti con lo Stato.”

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