Cds conferma limiti orari Torino: 'Tutelare popolazione dal Gap'

"Alla stregua di un giudizio di bilanciamento degli opposti interessi, prevalgono in sede cautelare le esigenze di tutela delle fasce più esposte alle cosiddette 'ludopatie' che, peraltro, appaiono ragionevolmente e proporzionalmente tutelate dai provvedimenti impugnati".

Lo evidenzia il Consiglio di Stato respingendo il ricorso di una società di gioco contro il Comune di Torino e il ministero dello Sviluppo Economico per la riforma della sentenza del Tar Piemonte concernente l'annullamento dell'ordinanza del 2016 con la quale è stato disciplinato l'orario di apertura delle sale pubbliche da gioco, nonché l'esercizio degli apparecchi e congegni automatici da gioco e intrattenimento, e degli atti connessi e collegati, con particolare ma non esclusivo riferimento a risoluzione del ministero dello Sviluppo Economico del 2012, nella parte in cui afferma che il principio di liberalizzazione degli orari di apertura e chiusura delle attività commerciali non può trovare applicazione alle sale pubbliche per giochi leciti soggette alla disciplina di cui all'art. 88 Tulps.