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Cardia: 'Legge Piemonte, pronti ad andare in Commissione Ue'

19 febbraio 2018 - 10:36

L'avvocato Geronimo Cardia parla del regolamento sul gioco del Piemonte, Luigi Nevola della Sentinella punta il dito contro illegalità.

Scritto da Daniele Duso
Cardia: 'Legge Piemonte, pronti ad andare in Commissione Ue'

Torino - Chi viene da Marte si chiederebbe: 'Ma l'hanno fatto davvero?'. Siamo a Torino, regione Piemonte, cerchiamo la prova madre di questa mobilitazione legislativa: non possono esserci postazioni di gioco nelle vicinanze di scuole, centri di formazione, luoghi di culto, impianti sportivi, ospedali, strutture per categorie protette, luoghi di aggregazione, istituti di credito e stazioni ferroviarie". Lo sottolinea il legale esperto di gioco, Geronimo Cardia, intervenendo al convegno "Liberi di scegliere, basta proibizionismo", organizzato oggi, 19 febbraio, dalla Fit (Federazione italiana tabaccai), dall'Istituto Milton Friedman Institute e dal Sindacato Totoricevitori sportivi, che rappresenta i tabaccai titolari di una ricevitoria di giochi pubblici con vincita di denaro.

"Uno studio (anche urbanistico) commissionato da alcuni di voi ha stabilito che non si può avere una postazione di gioco in alcun luogo.
Questa è una denuncia di un provvedimento legislativo tecnicamente errato. Porteremo questo documento fino alla Commissione europea. L'intento di questo studio è che nessuno possa mai smentirlo tecnicamente. Siamo su questa strada, e la proseguiremo sino ai massimi livelli".
NEVOLA (LA SENTINELLA) - Luigi Nevola, presidente dell'associazione La Sentinella, aggiunge: "Oggi, colpendo il legale, si apre immediatamente una sponda all'illegalità. A Bolzano abbiamo mappato la scomparsa delle slot, da subito sostituite dai totem, non controllati, che erogano premi in denaro e sono disponibili anche ai minori, con puntate fino a 200 euro.
Oggi in Alto Adige non è possibile giocare sul 95 percento del territorio provinciale. Il Piemonte oggi ha preso tutto il peggio delle leggi regionali proibizioniste. Come si fa a lottare contro l'illegalità? Si deve far leva sui soggetti del territorio come possono essere appunto le tabaccherie. Occorre competenza e formazione, comunicazione efficace.
Uno studio dell'Università di Sidney ha provato che frammentare l'orario di gioco è pericolosissimo. Le regioni, oggi, per incapacità o per calcoli elettorali, stanno sbagliando tutto, dando campo libero all'illegalità.
Ad oggi anche a Torino abbiamo notato la presenza di almeno 100 totem, ma sono sicuramente destinati ad aumentare", conclude.

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