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Cardia: 'Serve approccio razionale e maturo sul gioco'

27 febbraio 2018 - 14:56

Il legale Geronimo Cardia sottolinea la necessità di avere un approccio razionale e maturo quando si parla di gioco.

Scritto da Sm
Cardia: 'Serve approccio razionale e maturo sul gioco'

“La limitazione oraria del gioco è una soluzione che si è iniziata a mettere in atto da parte dei sindaci, pensando così di poter contrastare il gioco d'azzardo patologico. Ma non è così, perchè chi ha una dipendenza da gioco lo fa comunque, oppure va da un'altra parte. Lo Stato ha regolato il gioco, a partire dal 2004, in modo da metterlo sul territorio e offrendolo all'utenza. Ma ancora oggi, dopo 17 anni, siamo di fronte a una immaturità di questo settore, sia per quanto riguarda il regolatore che per quanto concerne l'utenza”. Lo afferma il legale esperto di gaming, Geronimo Cardia, in occasione del convegno di Rovigo dal titolo "Liberi di scegliere, sì al gioco lecito, no all'illegalità".

“Dobbiamo essere preparati culturalmente e pieni di informazioni corrette, per poter affrontare questo settore in modo razionale. Lo Stato ha voluto mettere mano alla situazione, per non lasciare i consumatori nelle mani dell'illegalità. Ovviamente dopo l'ampliamento dell'offerta del gioco sul territorio, gli enti locali hanno cominciato a intervenire con regolamenti stringenti. Le misure contenitive degli enti locali sono state di tre tipi: divieto assoluto di pubblicità, con una difficoltà di coordinamento tra normativa nazionale e locale; limitazione degli orari e individuazione di distanze per poter collocare l'offerta di gioco. Sulle distanze abbiamo fatto uno studio costosissimo, perchè visto sulla pelle degli operatori che dall'oggi al domani si sono ritrovati nell'impossibilità di lavorare. Abbiamo studiato i distanziometri di circa sessanta città, e abbiamo visto non un effetto a macchia di leopardo, ma a 'pantera', ovvero la possibilità di offerta di gioco legale scompariva. In tantissimi casi siamo oltre il 99 percento di divieto di apertura di sale gioco.
L'impatto sul giocatore patologico è nullo. Chi ha una dipendenza ha la forza di volontà di spostarsi verso un luogo dove poter giocare. Il giocatore razionale, invece, non si sposta o magari accende il computer e gioca online. Nel migliore dei casi gioca sul punto it. Le conseguenze sulle imprese terrestri sono immaginabili”.

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