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Piemonte, Pucci (As.Tro): 'Gioco, contano dati e numeri'

22 giugno 2018 - 16:24

Il presidente As.Tro, Massimiliano Pucci, commenta le dichiarazioni dell'assessore regionale piemontese Pentenero sul gioco.

Scritto da Redazione
Piemonte, Pucci (As.Tro): 'Gioco, contano dati e numeri'

"L’assessore  Gianna Pentenero sta raccontando una storia basata su convinzioni personali, mentre il consigliere Luca Cassiani ha portato dati e numeri. Le decisioni in politica si prendono sulla base di evidenze e dati di fatto. I primi mesi dopo l’entrata in vigore della norma dimostrano che sono stati registrati un aumento dell’illegalità e uno spostamento verso altri giochi, senza alcun beneficio per i consumatori che – va detto - non sono stati tutelati dalla regione Piemonte".

Queste le parole con cui Massimiliano Pucci, presidente dell'associazione As.tro commenta la risposta dell'assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Gianna Pentenero, all'interrogazione presentata dal consigliere regionale Luca Cassiani (Pd) sulle "conseguenze" dell'attuazione della legge sul Gap e l'emergere di forme di gioco illegale. 

 

"La raccolta dei giochi è diminuita solo del 3 percento, senza considerare il gaming non autorizzato e l’online che non sono compresi nei dati ufficiali del ministero dell’Economia. Non esiste un progetto di riforma che abbia effetti a 20 anni, come sostenuto dall’assessore al lavoro, che dovrebbe preoccuparsi piuttosto dei lavoratori che sono a casa adesso. Dove sarà l’assessore quando le aziende saranno chiuse? Chi pagherà i danni tra 20 anni se i dati attuali dovessero essere confermati?".

 

LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE PENTENERO - In risposta al consigliere Cassiani l'assessore Pentenero aveva detto: “L’obiettivo della legge è la prevenzione primaria e la limitazione dell’offerta di gioco, finalità che si perseguono attraverso una limitazione in termini geografici dell’offerta e la sua dislocazione in contesti che siano meno sensibili. Pertanto una corretta modalità di misurare l’efficacia si otterrà monitorando nel corso degli anni a venire l’andamento della prevalenza dei soggetti problematici, sia attraverso le principali indagini nazionali, sia tramite i dati del servizio per le dipendenze. L’altra finalità della legge è quella di ridurre l’esposizione all’offerta di gioco delle persone che sono già in trattamento per il disturbo del gioco d’azzardo, per ridurre il rischio delle eventuali ricadute. Per avere dati certi sulla riduzione del fenomeno ci vorranno diversi anni”.

 

 

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