Pastorino (Sts): ‘Legge Piemonte devasta imprese ma senza benefici’
Ad Enada Roma, il presidente del Sindacato totoricevitori sportivi, Giorgio Pastorino, fa il punto sugli effetti della legge del Piemonte sul gioco.
Scritto da Ac
Roma - “La legge del Piemonte che ha limitato le attività di gioco ha avuto quattro effetti: in primo, la crisi della filiera, una serie di licenziamenti e quindi un danno occupazionale, oltre al ritorno dell’illegalità. E senza nessuna tutela aggiuntiva per i consumatori come si voleva teoricamente ottenere”.
A descrivere la situazione del Piemonte è il presidente del Sindacato totoricevitori sportivi, Giorgio Pastorino, intervenendo al convegno ospitato dalla fiera Enada di Roma oggi, 17 ottobre, dedicato alla “questione territoriale”.
“La crisi delle imprese, con particolare riferimento a quelle degli apparecchi da intrattenimento, è dovuta al fatto che la riduzione forzata delle istallazioni di slot si è andata ad aggiungere al progressivo aumento della tassazione delle slot aggiungendo criticità sempre più elevate. Da questa crisi è emerso inevitabilmente il disagio occupazionale perché queste stesse imprese si sono viste costrette a ridurre il proprio personale. A tutto questo si aggiunge poi il fatto che, come abbiamo dimostrato e mostrato all’amministrazione locale, a rimpiazzare le slot che sono state rimosse dai locali piemontesi sono stati dei prodotti illegali e per lo più dei totem per il gioco illecito online. Ma la cosa più assurda è che, come detto, non c’è stato il minimo risultato in termini di tutela dei consumatori o di riduzione delle dipendenze”, conclude Pastorino.