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Tar Lazio conferma il commissariamento del concessionario BPlus

10 dicembre 2014 - 10:11

Il venir meno dei presupposti che sorreggevano l’informativa antimafia del settembre 2012 non ha affatto inficiato la legittimità del successivo provvedimento di commissariamento, perché nel caso in esame non si può dubitare della sussistenza di tutti i presupposti per l’attivazione della procedura.

Scritto da Fm
Tar Lazio conferma il commissariamento del concessionario BPlus

Con questa motivazione, il Tar Lazio ha confermato in una sentenza il commissariamento di Bplus disposto dalla Prefettura di Roma lo scorso agosto, non accogliendo i ricorsi presentati da Bplus contro il provvedimento.

 

Il Prefetto, si legge nella sentenza, "non ha agito di sua iniziativa, ma a seguito dello specifico input proveniente dal presidente dell’Anac, l’Autorità Anticorruzione, e osservando la normativa in vigore in quel momento, cioè il Decreto Legge 90/2014, relativo a misure per l’efficienza della pubblica amministrazione e degli uffici giudiziari".


I giudici del Tar Lazio hanno dato ragione all'operatore solo in un caso, annullando la proroga dell’informativa antimafia del 27 maggio 2014; un atto, però, non sufficiente a revocare il commissariamento.
Improcedibili o inammissibili gli altri motivi di ricorso di Bplus, relativi all’esclusione dal bando di gara per le slot, alla mancata revoca dell’informativa e al risarcimento danni.

 

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