Tar Sicilia: "Autorizzazione somministrazione alimenti è accessoria a licenza di polizia"
Con un'ordinanza, il Tar Sicilia ha respinto la domanda cautelare proposta con il ricorso per motivi aggiunti presentato dal titolare di una sala Vlt che si era visto revocare dalla locale Questura la licenza di pubblica sicurezza e dal Comune di pertinenza l'autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande.
Scritto da Redazione GiocoNews
IL RICORSO - Il ricorrente ha avuto rilasciata licenza di PS ex art. 86 Tulps per istallazione e funzionamento di apparecchi elettronici, utilmente conseguita la quale ha avanzato all’Amministrazione nuova richiesta di autorizzazione ex art.88 per consentire il collegamento e la prenotazione di scommesse con operatore sito in Malta e non concessionario in Italia. Una richiesta negata dalla Questura, secondo le leggi vigenti.
MOTIVI NON ACCOLTI - Ma per i giudici il 'thema decidendum' della presente fase cautelare è da circoscrivere unicamente al provvedimento emesso dal Comune, cioè quello inerente alla concessione della Scia per la somministrazione di alimenti e bevande. In particolare, "i motivi di censura dedotti non appaiono, allo stato, supportati da sufficiente fumus boni iuris, tale da indurre ad un ragionevole previsione sull'esito favorevole del ricorso, per cui va respinta la domanda di sospensione dell’esecuzione sopra descritta, considerato che in effetti l’attività di somministrazione di alimenti e bevande – e diversamente da quanto in precedenza evidenziato in sede di discussione della prima domanda cautelare - era stata chiesta (con Scia per la tipologia 'C') in quanto meramente accessoria a quella della sala di videogiochi, la cui autorizzazione è stata revocata dalla competente amministrazione".