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Camera: al via la discussione sulla Delega, M5S chiede lo stralcio della parte sul gioco

23 settembre 2013 - 15:03

In Aula alla Camera è cominciata la discussione del testo unificato della legge Delega. All’articolo 14 si prevede una riforma del settore del gioco pubblico e su questo tema si è concentrato buona parte del dibattito. Filippo Busin (Lega Nord) sottolinea: Quella dei giochi pubblici è un tema di grande attualità.

Scritto da Sm
Camera: al via la discussione sulla Delega, M5S chiede lo stralcio della parte sul gioco

La posizione della Lega è molto decisa, contrastando ludopatia e la diffusione massiccia del gioco. Quindi il coinvolgimento dei sindaci nel settore è fondamentale".

 

Stefano Quaranta (Sel) aggiunge: "Sul tema del gioco bisogna fare di più, perché attiene all'idea di società. Se in questo provvedimento non siamo stati in grado di fare una riforma sulla fiscalità, dobbiamo farlo sul tema della patologia e del controllo territoriale".

Matteo Mantero (M5S) dichiara: "Il tema del gioco non può essere trattato da chi per anni ne ha favorito le lobby. L'attività di lobbing è stata costante. Chiediamo per questo lo stralcio dell'articolo 14, perché questo è un tema molto importante che non può essere affrontato in questo modo”.

Andrea Cecconi (M5S) aggiunge: "La delega al Governo sul gioco è inammissibile e non lascia ben sperare per il riordino della materia, anche alla luce della riforma Imu con la rinuncia di oltre 2 miliardi che derivano dalle sanzioni per i concessionari. Giova ricordare anche il caso della mozione della Lega Nord in Senato che ha scatenato addirittura la minaccia di dimissioni. Forse non si vuole mettere mano su un tema su cui gravano troppi interessi economici. Chiediamo quindi l'abrogazione dell'articolo 14".

LA RISPOSTA DELLA COMMISSIONE - Il presidente della Commissione Finanze della Camera, Daniele Capezzone (Pdl), risponde, rivolgendosi in particolare al Movimento Cinqie Stelle:

“Quello che, però, sarebbe, a mio avviso, un errore concettuale è concentrarsi solo su un aspetto, quello dei giochi, che peraltro abbiamo in Commissione analizzato con un approccio di estrema cautela, davvero adottando – uso l’espressione adeguata, credo – il principio di precauzione e viaggiando, noi, Parlamento, verso soluzioni caute, prudenti, serie, ragionate. Quello che, però, mi sembrerebbe sbagliato, anche a fronte dell’esame di queste soluzioni, è, quando si parla di delega fiscale, concentrarsi solo su questo. Amici e colleghi, questa non è la delega ai giochi: questa è la delega per riscrivere il sistema fiscale nel suo complesso. Avete ascoltato e abbiamo ascoltato interventi che corrispondono al lavoro complesso che abbiamo svolto, dal catasto al processo tributario, alla realtà delle imprese, alla semplificazione rispetto ai contribuenti, all’abuso del diritto, alla parte penale, a tutta una serie di interventi. Mi permetto di dirlo: faccio parte di questa maggioranza, ma, consentitemi, credo, come tanti di noi, che abbiamo, con libertà, proposto un rilancio programmatico. Questa è l’occasione per la maggioranza e anche per le forze di opposizione. Qui c’è materia per un Governo – e quindi poi per le forze parlamentari – su dodici, tredici, quattordici argomenti, di avere dodici, tredici, quattordici piste di lavoro, per il Governo, in una linea – io auspico – innovativa, riformatrice, modernizzatrice, e anche per una forza di minoranza per sfidare la maggioranza su questo terreno. Ma davvero sarebbe paradossale – a mio avviso – e sarebbe un’occasione persa, se domani noi ci occupassimo pressoché esclusivamente di un tema, quello dei giochi, pur significativo, ma che certamente non esaurisce l’argomento in discussione, e sul quale – mi permetto di dirlo – noi stiamo adottando un saggio principio di precauzione. Non dimentichiamo la linea di fondo: in questi dodici, tredici anni lo Stato ha avuto il merito di riportare nell’area della legalità, nell’area del gioco legale, quello che era affidato totalmente all’illegalità, alla criminalità, al mercato nero, al mercato clandestino. Allora, certo, noi dobbiamo mettere dei paletti, ma guai a creare una situazione nella quale, per restringere troppo, poi si torna a fare un regalo – questo sì – ai signori del nero, dell’illegalità, della criminalità”.

LA RISPOSTA DEL GOVERNO - Luigi Casero, viceministro dell'Economia e delle Finanze, sottolinea da parte sua: "Cercare di spostare il dibattito solo su uno specifico elemento, quello dei giochi, che è contenuto in questa delega, secondo noi, depotenzia tutte le potenzialità che sono contenute in questa delega, che – dicevo – sono potenzialità enormi".

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