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Fantasy sport: azzardo o abilità? Dibattito acceso in Usa per un mercato da 15 miliardi

13 luglio 2015 - 15:10

Fantasy Sport: un mercato da ben 15 miliardi di dollari in America e oltre 56 milioni di giocatori. Ma non ancora regolamentato. 

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Fantasy sport: azzardo o abilità? Dibattito acceso in Usa per un mercato da 15 miliardi

Nonostante le stime degli analisti descrivono un business da ben 15 miliardi di dollari l'anno, il mercato dei giochi online di fantasy sport stenta a decollare. Non certo tra i giocatori dove, a quanto pare, si conterebbero già ben 56milioni tra Stati Uniti e Canada. Quanto, piuttosto, nel numero di operatori che offrono questo tipo di giochi. Il motivo è semplice. Anzi, fin troppo banale, potremo dire. Ovvero, la maggior parte degli addetti ai lavori o investitori ritiene che anche questo segmento rientri nell'ambito del gioco d'azzardo online che non è quindi regolamentato. E quindi da ritenere ancora “pericoloso”. Sta di fatto però che un fenomeno di questo tipo non poteva certo sfuggire all’attenzione di analisti e reporter. Da qui l’inchiesta pubblicata sul Las Vegas Review-Journal a cura di Howard Stutz, per descrivere la situazione di divisione che regna sovrana, tra chi considera il gioco illegale e chi un perfetto gioco di abilità, quindi, esente dalla competenza dei regolatori per le attività di azzardo.

 

Come spiegato da Joe Asher, Ceo di William Hill in Usa, con questo tipo di giochi gli appassionati di sport pagano una tassa per partecipare a gare di un solo giorno o di una stagione puntando a vincere milioni di dollari di premi in denaro. "Si punta un aposta in denaro, per vincere qualcosa di valore o altro denaro", commenta Asher. Ovvero, "E' la classica definizione di gioco d'azzardo". Per questo i campionati di fantasy sport hanno catturato l'attenzione degli operatori di casinò e dei bookmaker. Spiccano però due colossi nel settore: DraftKings e FanDuel, i due siti che controllano circa il 90 per cento del mercato americano, con notevoli sforzi di marketing. Tuttavia i regolatori di gioco del Nevada hanno avvertito gli addetti ai lavori invitandoli a mantenere la distanza da questo tipo di offerta.
DIVIETO IMPLICITO? - Il presidente del Gaming Control Board, A.G. Burnett, non ha mai emesso una direttiva per vietare i fantasy sport, limitandosi a dire che l'industria deve fare il suo dovere. "I licenziatari di gioco hanno bisogno di fare un'analisi sulle conseguenze legali", ha detto Burnett. "Hanno bisogno di capire che ci saranno problemi legali se metteranno piede in questo campo". Burnett ha detto che i campionati di sport fantasy operano nonostante quattro leggi federali che riguardano il gioco d'azzardo e le scommesse sportive – l'Unlawful Internet Gambling Enforcement Act, il Wire Act, l'Illegal Gambling Business Act, e il Professional e Act Amateur Sports Protection Act.
In molti ritengono infatti una sciocchezza considerare questo tipo di offerta “diversa” dal gioco d'azzardo. Il tema è stato affrontato di recente anche dal presidente di Mgm Resorts International, Jim Murren, intervenuto a un meeting dell'American Gaming Association, spiegando che il gruppo sta studiando gli sport di fantasia, che si sono moltiplicati in un business multimilionario non regolamentato. Aggiungendo però che se non sono partiti con questa offerta di gioco è perché non è stata regolamentata e deve quindi ritenersi illegale.

ABILITA' E NON AZZARDO - I leader degli sport fantasy sostengono che il governo federale non definisce gli sport di fantasia come gioco d'azzardo. L'Unlawful Internet Gambling Enforcement Act rende illegale a banche e istituti di credito di consentire transazioni per scommesse online. E questa definizione non includerebbe, secondo una interpretazione diffusa, gli sport di fantasia, le lotterie di stato online e le corse di cavalli.
Ma a quanto pare il Gaming Control Board non ha ancora valutato nei dettagli le implicazioni legali che scaturirebbero per i fantasy sport. Ma a quanto pare dovranno farlo presto. I due top player DraftKings e FanDuel affermano che offrono giochi di abilità e non devono quindi essere considerati siti di gioco d'azzardo.
"Siamo una società di giochi di abilità con sede negli Stati uniti e tutti i nostri concorsi sono gestiti legalmente al 100 per cento ai sensi della legge degli Stati Uniti e del Canada", scandisce DraftKings sul proprio sito web. I residenti di cinque stati - Arizona, Iowa, Louisiana, Montana, e Washington - non possono prendere parte ai siti web a causa di specifici regolamenti statali contro l'assegnazione di premi in denaro.
INVESTIMENTI MARKETING - Il business degli sport di fantasia necessita di partnership con associazioni sportive professionali e squadre individuali per una certificazione di legalità del gioco.
FanDuel ha un accordo commerciale con la National Basketball Association e, separatamente, partnership pluriennali con 13 squadre Nba. DraftKings ha accordi con la National Hockey League e la Major League Baseball. La National Football League non ha un accordo con i siti web di sport di fantasia. Tuttavia cinque squadre hanno accordi di marketing con DraftKings e altre sedici squadre hanno accordi simili con FanDuel. DraftKings ha detto che lo status giuridico delle gare è preso "sul serio" e l'azienda opera in conformità con le leggi federali e statali.
OLTRE 56 MILIONI DI GIOCATORI - La Fantasy Sports Trade Association, organismo che ha sede a Chicago, stima ben 56,8 milioni di persone negli Stati Uniti e nel Canada che partecipano ai campionati, spendendo una media di 257 dollari l'anno per fantasy sport e 162 dollari l'anno per concorsi tradizionali di una stagione.
Secondo gli analisti di Gaming Research, DraftKings ha aumentato 75 milioni di dollari in investimenti dal 2012 ed è stato riferito che FanDuel ha raccolto 85 milioni di dollari.
E IN ITALIA? – Se in America si infiamma il dibattito tra chi vede i fantasy sport come giochi di pura abilità e chi di azzardo, dall’altra parte dell’Oceano la regolamentazione di queste attività in modalità ‘for money’ rappresenta, addirittura, il passato. In effetti, almeno in Italia, questo tipo di offerta di gioco con vincita in denaro è già possibile a partire dal 2008, da quando cioè il regolatore aveva introdotto gli 'skill games', i giochi di abilità con vincita in denaro. Categoria all'interno della quale rientrerebbero anche i fantasy. Ma nonostante questo, non esiste ad oggi un'offerta di gioco di questo tipo. Ma forse più per mancanza di appeal che per altre motivazioni.
Funzionano invece, e molto, tra i giocatori, in modalità 'for fun'. O quelle che mettono in palio altre tipologie di premi, come si può osservare guardando al grande successo che riscuoto le community di fantasy sport più popolari. E anche se l’industria vedrebbe senza dubbio di buon occhio l’introduzione di nuove modalità di gioco, forse bisognerà trovare una chiave di sviluppo per un'offerta in grado di conquistare le masse. Non a caso il tema dei fantasy sport è stato ampiamente affrontato anche nel recente dibattito sul futuro del gioco online ospitato dalla Social Media Week di Roma.

 

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