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Osservatorio gioco online: 'Mercato in crescita del 25%, bene le scommesse'

11 aprile 2017 - 08:55

La fotografia scattata dall’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano evidenza una crescita del settore anche grazie alle misure di contrasto al gioco irregolare.

Scritto da Ac
Osservatorio gioco online: 'Mercato in crescita del 25%, bene le scommesse'

Milano - “A quasi dieci anni dalla nascita del mercato legale italiano del gaming online possiamo osservare il percorso seguito dal settore che ha visto una notevole crescita del circuito legale, per un vero e proprio fenomeno di emersione, basato sulla sicurezza per i giocatori che si è rafforzata col tempo, parallelamente all'estensione dell'offerta di gioco. Negli ultimi anni, quindi, l’introduzione e il riconoscimento normativo di nuove tipologie di gioco hanno permesso di ampliare in modo graduale il perimetro del mercato legale fino a raggiungere un’offerta di gioco attrattiva e in linea con quanto disponibile all’estero e il passaggio per i principali giochi da uno schema impositivo basato sulla raccolta a uno basato sulla spesa ha permesso di migliorare la competitività del circuito legale italiano rispetto agli operatori illegali”.

Con queste parole, Marco Planzi, direttore dell'Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano, presenta gli ultimi dati dell'Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano, promosso congiuntamente con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm) e Sogei, la società in  house di Ict del Ministero dell’Economia e delle Finanze, partner tecnologico dell’Agenzia nel comparto del gioco.

I DATI - Secondo il report illustrato oggi, 11 aprile, il valore del mercato dei giochi online regolamentati con vincita in denaro nel 2016 è stato pari a 1,03 miliardi di euro, con una crescita del 25 percento rispetto al 2015 e un’incidenza del 5,4 percento sul valore complessivo (offline + online) del gioco.
Una crescita dovuta soprattutto al contrasto al gioco irregolare: il modello portato avanti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è stato costruito attraverso una regolamentazione dinamica che di anno in anno ha gettato e rafforzato le basi per lo sviluppo del settore, attraverso la creazione di una lista nera di 6.000 siti web “.com” inibiti, un’azione di moral suasion che ha portato i principali fornitori internazionali di software di gioco online a negare i propri servizi agli operatori che agiscono sul mercato italiano senza una regolare concessione e a un adeguamento della tassazione ai principali mercati europei regolati, con l’obiettivo di rendere il circuito legale italiano più concorrenziale rispetto agli operatori non soggetti a imposizione fiscale.
"Secondo i dati raccolti dall'Istituto di ricerche Doxa nella consueta indagine Gaming in Italy con la quale vengono studiate le attitudini dei giocatori, emerge in maniera chiara come stia diminuendo la spesa dei giocatori su siti di gioco illegali, mentre aumenta la spesa nel circuito legale, per un risultato particolarmente importante per il settore che nel 2016 ha versato nelle casse dello Stato un contributo di 247milioni di euro, per un aumento del 21 percento rispetto al precedente". Oggi ci sono "84 operatori attivi nel settore del gioco online italiano con otto operatori usciti di scena nell'ultimo anno, in linea con gli anni precedenti. Anche se l'ingresso nel tempo di operatori particolarmente rilevanti ha portato a una concentrazione del mercato", aggiunge Planzi.
Il gioco online "rispetto al gioco globale italiano sta credendo raggiungendo il 5 percento rispetto al canale retail. Il mercato italiano del Gaming confrontato con gli altri mercati europei risulta essere il secondo dopo quello del Regno Unito che da sempre è il riferimento globale e si posiziona davanti a quello spagnolo".  
SPESA IN AUMENTO - “In un quadro complessivo di dinamismo sia dal punto di vista della regolamentazione e del controllo sia dal punto di vista dell’offerta, il mercato del gioco online in Italia ha conosciuto un’espansione di quasi tutte le sue componenti. L’incremento della spesa è il frutto di dinamiche contrapposte all’interno delle singole categorie di gioco: si consolidano i trend di crescita dei casinò games (+35 percento) e delle scommesse sportive (+31 percento) e di calo del poker (-5 percento). Inoltre è importante evidenziare la costante attenzione verso meccanismi di tutela dei giocatori, uno dei principali aspetti che ha permesso di orientare il circuito legale del gioco online fin dalla nascita verso la prevenzione dei rischi legati al gioco d’azzardo patologico”, commenta ancora Planzi.
IL MERCATO - Entrando nel dettaglio dei diversi giochi, sono tre le categorie che si confermano essere le principali e le più apprezzate dai giocatori italiani: nel 2016 infatti, in linea con il passato, rappresentano il 90 percento del mercato. Prosegue la crescita dei casinò games (+35 percento nel 2016) con una spesa che ha raggiunto i 441 milioni di euro (pari al 43 percento del mercato complessivo) così come quella legata alle scommesse sportive (+31 percento) che oggi vale 350 milioni di euro (pari al 34 percento del mercato complessivo). Parallelamente continua il trend calante del poker, che nell’insieme delle sue due componenti - “torneo” e “cash game” - è diminuito del 5 percento, scendendo a 138  milioni di euro (pari al 13 percento del mercato complessivo). Il restante 10 percento, pari in valore assoluto a 97 milioni di euro, è generato dall’insieme “Altri giochi” che comprende bingo, lotto, scommesse virtuali, ecc.  Nel complesso anche questo cluster risulta in crescita (+20 percento, rispetto agli 81 milioni del 2015), grazie al contributo positivo di quasi tutti i giochi, inclusi quelli più tradizionali (bingo, ippica, lotterie) che negli ultimi anni avevano mostrato un trend negativo.
PIU' OFFERTA - L’attrattività del settore è cresciuta e negli ultimi anni si è assistito all’ingresso sul mercato di diversi nuovi concessionari di gioco come ad esempio Bet365, Betaland, GoldBet, StanleyBet e Sky Bet. Da un lato i giocatori italiani hanno sempre meno possibilità e interesse a rivolgersi ad operatori senza concessione perché l’offerta del circuito legale è completa e competitiva. Dall’altro i nuovi concessionari hanno portato in dote la propria base clienti italiana che prima giocava su siti fuori dai confini nazionali.
“L’ampliamento e il miglioramento dell’offerta dei concessionari italiani, insieme all’evoluzione tecnologica, delle infrastrutture e della cultura digitale dei consumatori, hanno agevolato anche nel 2016 la crescita del mercato per smartphone e tablet” afferma Samuele Fraternali, ricercatore Senior dell'Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano “In termini di spesa, il gioco su Mobile raggiunge nel 2016 i 233 milioni di euro, in crescita del 50 percento. Il tasso di penetrazione sul mercato sale al 23 percento, rispetto al 19 percento del 2015. L’84 percento della spesa è generata su smartphone, divenuto ormai il principale canale di gioco mobile: nel 2013 l’incidenza di tale device era pari al 57 percento.”
Per la prima volta il gioco online ha registrato tassi in linea, seppur di poco superiori, con i mercati digitali transazionali: l’eCommerce infatti è cresciuto del 18 percento e i media digitali del 20 percento circa.
Il gioco online cresce di più anche dei comparti entertainment e spettacolo: emerge infatti che il segmento videogames è cresciuto del 6 percento, il botteghino calcio del 19 percento, quello del cinema del 22 percento e quello del teatro dell’8 percento.
INTROITI PER LO STATO E SVILUPPO NORMATIVO - Nel 2016 lo Stato italiano ha trattenuto, in forma di tassa diretta, quasi 250 milioni di euro, ossia circa un quarto della spesa. A contribuire maggiormente sugli introiti sono casinò games e scommesse sportive, che assieme generano oltre i due terzi dei volumi. In calo invece il contributo del poker mentre cresce quello degli altri giochi. Rispetto all’intero gettito erariale del settore gioco (offline + online), il comparto online incide per il 2,5 percento circa.
“Rispetto al 2015 il gettito erariale è cresciuto del 21 percento, con un tasso inferiore rispetto alla crescita della spesa su cui però influisce il passaggio alla tassazione sul margine per scommesse sportive e skill games a torneo” afferma Daria Petralia, Dirigente responsabile del gioco a distanza dell’Agenzia delle
Dogane e dei Monopoli – Area Monopoli. “Per il 2017 l’azione sarà orientata alla tracciatura dell’intera filiera di gioco e all’aggiornamento del protocollo di comunicazione, al fine di tracciare i flussi di gioco su smartphone e tablet. Sarà inoltre predisposto un bando per l’affidamento di 120 nuove concessioni per il gioco a distanza, che dovrebbe suscitare l’interesse di altri operatori internazionali ancora non presenti sul mercato italiano.”
I GIOCATORI ITALIANI - Nel 2016 gli italiani che hanno effettuato almeno una giocata sono stati 1,79 milioni, in crescita del 15 percento rispetto agli 1,56 milioni dell’anno precedente.
L’incremento della base utenti si è registrato anche a livello mensile: i giocatori unici in media al mese sono 766.000 circa, +15 percento rispetto ai 664.000 del 2015. Anche in questo caso la crescita dei giocatori non è stato un fenomeno spontaneo, ma in larga parte riconducibile agli effetti delle azioni di
contrasto al gioco irregolare che hanno condotto a una migrazione dei giocatori su domini “.it”.
Anche nel 2016 non subisce significative variazioni l’identikit del giocatore italiano.
In media un giocatore spende 48 euro al mese in gioco online e gioca saltuariamente: la maggior parte (83 percento) è uomo – le donne, in leggero aumento, si concentrano in particolari giochi (ad esempio il bingo) –, risiede al Centro-Sud (69 percento) e ha un’età compresa tra i 25 e i 44 anni (53 percento).
 

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