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Pokémon Go: a Londra percorsi 43.9 milioni di chilometri, ma occhio agli imbroglioni

09 maggio 2024 - 11:52

Dietro a Londra, tra le città più 'percorse' grazie all'app di Niantic, c'è Parigi con 32.2 milioni, mentre tra le città italiane Milano si è rivelata la più attiva con oltre 10 milioni di chilometri. E ci sono anche i cheater che falsificano le mappe per trovare più mostriciattoli.

Scritto da Dd
Pokémon Go - 2024.png

Pokémon Go, la popolare app di Niantic rilasciata nell’estate del 2016, segna nuovi record.

Il gioco consiste nel cercare nuovi mostriciattoli percorrendo le strade della proprie città, cercando nei luoghi dove potrebbero vivere Pokémon specifici. Le mappe del gioco sono basate su quelle open source di OpenStreetMap (usato anche da altri videogiochi, come Microsoft Flight Simulator, ad esempio), che a sua volta fa riferimento al lavoro della comunità e quindi sul contributo di chi vi partecipa.

Così facendo i giocatori percorrono chilometri e chilometri alla ricerca, e ciò consente a Niantic di stilare una classifica delle città "più percorse".

Nella classifica europea al primo posto troviamo Londra, che ha visto gli allenatori percorrere ben 43.9 milioni di chilometri. Di seguito c'è Parigi, con 32.2 milioni, e al terzo posto due città tedesche, Dusseldorf e Berlino, entrambe con 23.7 milioni. Madrid chiude la top five con 17.6 milioni di chilometri percorsi. Tra le città italiane, Milano si è rivelata la più attiva con oltre 10 milioni di chilometri. 

Obiettivi che, nel 2024, Niantic vuole superare, anche grazie agli eventi mensili con i quali gli utenti possono avere a disposizione nuovi pokémon. L'ultimo di questi è partito lo scorso 6 maggio e durerà fino al 12 giugno.

Tuttavia c'è un problema, legato proprio alla struttura del gioco e agli inevitabili imbroglioni, o cheater, per usare il termine videoludico.

Per rendere più realistico e accattivante Pokémon Go gli sviluppatori hanno fatto in modo che i pokémon siano reperibili solo in ambienti specifici: i pokémon d'acqua vicino all'acqua, quelli d'erba nei parchi, e così via. 

Ma essendo il gioco, come si è detto, basato su risorse open source, capita che alcuni utenti abbiano etichettato dei luoghi vicino alla propria abitazione ad esempio come "spiaggia", in modo da scovare facilmente pokémon d'acqua. La cosa è stata denunciata da un utente a fine aprile, e pare che i casi non siano pochi né limitati all'errare etichettatura di luoghi come spiagge (in alcuni casi sono state "modificate" delle scuole).

Ora, la community di OpenStreetMap, costantemente si impegna di contrastare le etichette false, rimuovendo quindi elementi naturali o edifici che non sono effettivamente corrispondenti alla realtà, ma il problema rimane ed è tutt'altro che banale. Anche perché, come detto, i dati di OpenStreetMap vengono usati da diversi servizi e ciò, se non controllato, rischia di fornire dati imprecisi o proprio sbagliati anche ad altre persone, che niente c'entrano con Pokémon Go.

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