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Camera: parere positivo su ordini del giorno su ippica e gioco

25 settembre 2013 - 07:01

In Aula alla Camera, dopo l’approvazione dell’articolo 14 della Delega Fiscale, si è passati all’esame di alcuni ordini del giorno sul gioco che hanno ottenuto il via libera dal Governo.

Scritto da Sm
Camera: parere positivo su ordini del giorno su ippica e gioco

Il viceministro all’Economia, Luigi Casero, ha espresso parere favorevole sull’ordine del giorno in materia di ippica di Luca Sani, riformulandolo nel senso di “impegna il Governo a valutare l’opportunità di procedere (...)”. Sani “impegna il Governo a valutare l’opportunità di procedere nei tempi più brevi all’esercizio della delega per il rilancio del settore ippico”. Parere favorevole anche all’ordine del giorno di Monica Faenzi (Pdl) sull’istituzione di “un ufficio scommesse ippiche per l’assolvimento delle attività relative”.

 

Passa anche quello che impegna il Governo “a valutare quali azioni intraprendere per valorizzare singoli esercenti, associazioni di categoria, associazioni ricreative e culturali che rinunciano all’installazione di apparecchi dediti al gioco elettronico”. Parere favorevole all’ordine del giorno di Marco Rondini (Lega Nord) che impegna il Governo a consolidare “il divieto alla partecipazione dei minori ai giochi con vincita in denaro” con “l’uso esclusivo di carta d’identità elettronica, tessera sanitaria o codice fiscale”. Via libera anche a quello di Fabio Lavagno (Sel) che “impegna il Governo a prendere le opportune iniziative anche legislative al fine di incrementare l’aliquota attualmente prevista per la determinazione del prelievo unico erariale sui giochi per favorire l’aumento delle detrazioni ai fini del calcolo dell’Irpef per i carichi familiari”.

Parere favorevole sull’ordine del giorno di Stefano Quaranta (Sel) che “impegna il Governo ad avvalersi della consulenza dell’Anci in occasione della predisposizione di norme in materia di titoli abilitativi all’esercizio dell’offerta di gioco”.

Al via anche gli ordini del giorno del Pd che impegnano il Governo a prevedere “una relazione annuale al Parlamento da redigere di concerto dai ministeri competenti in materia, allo scopo di fornire puntualmente i dati circa il volume d’affari del comparto dei giochi”, ad “attivarsi in tutte le sedi europee competenti per sollecitare l’urgenza dell’approvazione di una strategia comune in favore di una disciplina specifica del settore del gioco d’azzardo a livello comunitario” anche con “un approccio normativo restrittivo per contrastare il gioco d’azzardo e gli intrecci economici fra gioco e criminalità organizzata operanti su scala transnazionale”. Via libera anche a quello di Margherita Miotto (Pd) che chiede che “sia definita anche una quota parte prelevata dalle vincite e dalla remunerazione dei concessionari” per la cura del gioco patologico.

Passa anche quello di Daniela Sbrollini (Pd) che “accanto alle sanzioni penali e amministrative”, impegna il Governo a valutare l’introduzione di pene accessorie che comprendono la “sospensione, revoca e cancellazione dall’elenco dei concessionari e gestori”. Passano anche quelli sull’introduzione della tessera sanitaria nel gioco “quale strumento obbligatorio per l’accesso agli apparecchi elettronici per il gioco con vincita in denaro” e “passaggio alla moneta elettronica”.

Passa anche l’ordine del giorno di Paola Binetti (Scelta Civica) che impegna il Governo a “investire risorse di diversa natura in un’ampia azione di comunicazione e di prevenzione dei danni connessi al gioco” e “valutare l’opportunità di puntuali controlli finalizzati all’attuazione delle disposizioni normative già in vigore”.

Sì anche a quello sullo “sviluppo di carte di servizio contenenti informazioni personali rilevanti sotto il profilo del gioco che tengano conto anche della capacità di spesa e del reddito complessivo del giocatore” e agli ordini del giorno del Movimento 5 Stelle per la “definizione dell’imposta da applicare ai soggetti passivi concessionari di giochi di azzardo”, su “un controllo diretto dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli della rete telematica a cui sono collegati gli apparecchi da gioco”, di “aumentare il prelievo erariale sui giochi” e “rivedere la disciplina del gioco pubblico per renderlo occasione di sviluppo delle capacità intellettive ed accrescimento culturale”.

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