Consiglio sindaci Asl Bergamo: "Chiediamo potere di veto per apertura sale da gioco"
Più potere alle amministrazioni locali per il contrasto al gioco patologico. La richiesta, già al centro del 'Manifesto dei sindaci dei sindaci per la legalità' – che nel frattempo ha superato le 220 adesioni - e della proposta di legge di iniziativa popolare che sarà presentata ufficialmente da Legautonomie a Milano il 9 ottobre, è uno dei capisaldi del 'Documento dei Comuni bergamaschi per il contrasto al gioco d'azzardo', lanciato dal Consiglio dei sindaci dell'Asl di Bergamo. Finora, la dichiarazione d'intenti è stata sottoscritta da 178 dei 244 comuni della provincia orobica.
Scritto da Redazione GiocoNews
POTERE DI VETO AI SINDACI - In attesa dell'approvazione della legge sul gioco della Lombardia – che approderà in Consiglio regionale il 15 ottobre – i comuni aderenti al Documento chiedono una normativa univoca sul gioco d’azzardo che conceda un vero e proprio "potere di veto dei sindaci in virtù della tutela della salute e del benessere delle proprie comunità" e preveda l’obbligatorietà del suo parere "prima che venga concessa l’autorizzazione ad aprire nuove sale da gioco e per l’installazione di macchinette da gioco nei locali pubblici (bar, ristoranti, etc…)".
NO SLOT IN CENTRO CITTÀ - Il Documento, in particolare, chiede di vietare l'apertura di sale da gioco nei centri cittadini o nelle vicinanze di istituti scolastici, la pubblicità al gioco, tanto sulla cartellonistica quanto sui media, e l'accesso al gioco da parte dei minori. Sono previste inoltre "massicce campagne di informazione" sui rischi del gioco compulsivo e il coinvolgimento di "tutte le istituzioni e gli altri soggetti preposti alla tutela della salute del cittadino allo scopo di prendere in carico e curare il problema quando questo si presenta, stante la difficoltà di organizzare cura e riabilitazione dei soggetti patologici".