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Pucci (As.Tro): “Aumento Preu insostenibile, pronti a interrompere la raccolta”

27 novembre 2013 - 09:08

L'aumento del Prelievo erariale unico sulle slot machine è “una soluzione del tutto impraticabile” secondo il leader di As.Tro Massimiliano Pucci, che annuncia la levata di scudi dell'associazione qualora l'ipotesi di ritocco della tassazione introdotto in sede di approvazione della Legge di Stabilità dovesse diventare legge: “Ormai il dibattito politico sulle slot machine sta scadendo nel ridicolo. Dopo anni in cui i governi e il Legislatore in generale avevano ormai chiaro in mente che un rialzo della tassazione avrebbe causato il cedimento dell'intero comparto del gioco, con questo emendamento torniamo indietro di dieci anni. Ma non si tratta di una presa di posizione ideologica o di mancanza di volontà: con una tassazione al 14% semplicemente non starebbe più in piedi il mercato. E non credo che alle imprese di gestione – dopo tutto quello che gli è stato chiesto fino ad oggi - si possa anche chiedere di lavorare in rimessa. Il nostro margine lordo è compreso tra lo 0,5 e l’1,1% del 'Coin in', è quindi facile capire che con il 14 percento non  ci sarebbe più nessun mercato”.

Scritto da Redazione
Pucci (As.Tro): “Aumento Preu insostenibile, pronti a interrompere la raccolta”

Secondo Pucci, inoltre, “siamo di fronte a una palese incoscienza politica, con il Parlamento che dimostra di non avere contezza di quello che sta avvenendo all'interno di uno dei principali settori dell'economia nazionale e, quindi, nel proprio paese: stiamo per affrontare un cambio dell'intero parco macchine – chiesto proprio dalla politica - che ritenevamo già al limite delle possibilità economiche del comparto per via degli alti investimenti e ora diventerebbe del tutto impraticabile con un rincaro del Preu. Per questo non possiamo far altro che opporci e con l'unico strumento che abbiamo a disposizione: ovvero, l'interruzione della raccolta. Così governo e Parlamento potranno capire cosa significa davvero rinunciare al settore del gioco pubblico.”

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