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Delega Fiscale: sì della Commissione Finanze, non passano emendamenti all'articolo 14

26 febbraio 2014 - 09:44

La Commissione Finanze della Camera dà parere favorevole alla Delega Fiscale, che oggi alle 15 arriverà in aula per la discussione e il successivo voto finale. Non passano gli unici due emendamenti all’articolo 14, dopo parere negativo del Governo. Le proposte di modifica verranno ripresentate dalla Lega Nord sotto forma di ordini del giorno.

Scritto da Sm
Delega Fiscale: sì della Commissione Finanze, non passano emendamenti all'articolo 14

L’articolo 14 riguarda i giochi pubblici, prevedendo – oltre ad una raccolta sistematica della disciplina in un codice delle disposizioni sui giochi e ad un riordino del prelievo erariale sui singoli giochi – specifiche disposizioni volte, tra l’altro a: tutelare i minori dalla pubblicità dei giochi e a recuperare i fenomeni di ludopatia; vietare la pubblicità nelle trasmissioni radiofoniche e televisive – secondo le modifiche introdotte al Senato – nel rispetto dei principi sanciti in sede europea relativi alla tutela dei minori per i giochi con vincita in denaro che introducono comportamenti compulsivi; definire le fonti di regolazione dei diversi aspetti legati all’imposizione, nonché alla disciplina dei singoli giochi, per i quali si dispone una riserva di legge esplicita alla legge ordinaria; armonizzare aggi e compensi spettanti ai concessionari; riordinare la disciplina dei controlli e dell’accertamento dei tributi gravanti sui giochi, nonché il sistema sanzionatorio. È quindi prevista la definizione di un concorso statale mediante istituzione di un apposito fondo, la cui dotazione – secondo le modifiche introdotte al Senato – è stabilita annualmente con la legge di stabilità; il concorso è finalizzato prioritariamente al contrasto al gioco d’azzardo patologico, anche in concorso con la finanza regionale e locale ed è finanziato – secondo quanto previsto al Senato – attraverso modifiche mirate alla disciplina fiscale dei giochi pubblici idonee ad incrementare le risorse erariali. Viene quindi confermato il modello organizzativo fondato sul regime concessorio ed autorizzatorio, ritenuto indispensabile per la tutela della fede, dell’ordine e della sicurezza pubblici, per la prevenzione del riciclaggio dei proventi di attività criminose, nonché per garantire il regolare afflusso del prelievo tributario gravante sui giochi. È garantita l’applicazione di regole trasparenti ed uniformi sull’intero territorio nazionale in materia di titoli abilitativi all’esercizio dell’offerta di gioco, di autorizzazioni e di controlli, con adeguate forme di partecipazione dei comuni al procedimento di autorizzazione e pianificazione della dislocazione locale di sale da gioco e di punti vendita in cui si esercita come attività principale l’offerta di scommesse su eventi sportivi e non sportivi, nonché in materia di installazione degli apparecchi idonei per il gioco lecito. Si dispone, altresì, il rilancio del settore ippico anche attraverso l’istituzione della Lega ippica italiana, con funzioni, fra l’altro, di organizzazione degli eventi ippici, controllo di primo livello sulla regolarità delle corse, ripartizione e rendicontazione del fondo per lo sviluppo e la promozione del settore ippico. Il Fondo è alimentato mediante quote versate dagli iscritti alla Lega, nonché mediante quote della raccolta delle scommesse ippiche, del gettito derivante da scommesse su eventi ippici virtuali e da giochi pubblici raccolti all’interno degli ippodromi, attraverso la cessione dei diritti televisivi sugli eventi ippici, nonché di eventuali contributi erariali straordinari decrescenti fino all’anno 2017.

 

LA RICHIESTA DEL CINQUE STELLE - “Non si tocchi la Delega fiscale per ovviare al pasticcio del Salva Roma. Non si può dare carta bianca per la terza volta a un governo che ha già fallito due volte nel tentativo di mettere una toppa al disavanzo enorme della Capitale”. Lo dicono i deputati M5S in Commissione Finanze.

“Ci siamo battuti per il via libera al divieto di spot per i dispositivi ludici d’azzardo che generano dipendenza compulsiva. Abbiamo fatto inserire nuovi parametri per gli ambienti di gioco e abbiamo vinto, tra l’altro, sulla pianificazione territoriale delle sale. Abbiamo potenziato la lotta al riciclaggio del denaro sporco con la tracciabilità telematica tra giocatore e vincita. E poi è passata l’istituzione dei meccanismi di autoesclusione dell’individuo dal gioco. Ora - chiudono i deputati del MoVimento - puntiamo a concludere serenamente la discussione su un provvedimento che dovrà ridefinire i rapporti tra italiani e fisco nei prossimi decenni”.    

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