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Introna: “Puglia, se il gioco illegale cresce non è colpa della legge regionale”

05 marzo 2014 - 14:19

Secondo il presidente del consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, “sono infondate e da respingere al mittente le dichiarazioni contro la legge pugliese contro la ludopatia. La legge 43 del dicembre 2013 non favorisce il gioco illegale e ha fissato regole pesanti per quello ‘legale’ facendosi carico della malattia e dei suoi inaccettabili costi sociali”.

Scritto da Redazione
Introna: “Puglia, se il gioco illegale cresce non è colpa della legge regionale”

 

In risposta alle dichiarazioni fatte dai vertici di Sistema Gioco Italia nel corso dell’incontro di ieri, Introna sottolinea: “Non difendo le nostre norme, ma ne riaffermo orgogliosamente l’alta civiltà giuridica, a nome dell’intera Assemblea” e che “le sale non autorizzate erano già cresciute da 175 a 336, quando il Consiglio regionale ha approvato le norme, solo tre mesi fa. Si era già consumato l’incremento esponenziale del 65% dell’azzardo illegale in Puglia. È artificioso e scorretto attribuire la crescita del 92%, nella sola città di Bari, a un intervento legislativo di fine anno”.

Il presidente ritiene inoltre: “Non posso pensare che la presenza in Puglia e le dichiarazioni siano state determinate dall’aver preso atto del calo della raccolta di gioco del 2,6% nella regione e del minor gettito fiscale per lo Stato di 16,5 miliardi nel 2013. Quando il Consiglio regionale approva una legge importante contro una malattia compulsiva, che impoverisce le famiglie, sarebbe il caso di pensare più al bene di tanti che ai proventi delle macchinette mangiasoldi, costrette ad allontanarsi di almeno 500 metri dai luoghi frequentati da minori, anziani, soggetti a rischio, ospedali, comunità, centri di aggregazione sociale e sportiva. Condividiamo l’allarme sociale per la diffusione dell’azzardo clandestino, ma accusare la legge regionale di favorire l’illegalità significa scambiare l’effetto con la causa. Chi si accorge oggi del malaffare dov’è stato finora? In questi anni, al pari dell’incremento delle licenze e dei fatturati legali, sono cresciuti numeri e profitti clandestini di chi vampirizza il denaro dei più deboli. I dati del gioco illegale sono stratificati ed è bene denunciarli – fa notare Introna – ma vigilare non competeva certo ai consiglieri regionali. L’attività di contrasto è prerogativa delle Forze dell’Ordine e della Magistratura”.

Introna ricorda infine: “Ho già dichiarato fin d’ora al prefetto di Bari la disponibilità del Consiglio regionale a collaborare a qualsiasi iniziativa. La estendo all’Associazione industriali, ai Monopoli di Stato, all’Anci e a tutti i soggetti interessati. E se sarà necessario un intervento di carattere legislativo, siamo pronti a fare nuovamente la nostra parte, sempre nell’interesse della comunità”.

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