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Veneto, legge sul gioco: previsti sgravi sull'Irap, distanziometro e corsi per i gestori

12 marzo 2014 - 12:18

La bozza recepisce i diversi progetti di legge fin qui presentati, ma non è ancora stata vista dalla competente commissione. Diciamo che si tratta di un lavoro preparatorio. Così Claudio Sinigaglia (Pd), vicepresidente della commissione Salute della Regione Veneto, anticipa a Gioconews.it il testo della proposta di legge 'Norme per la prevezione, il contrasto e la riduzione del rischio dalla dipendenza dal gioco d'azzardo patologico',  elaborata da un gruppo di lavoro ristretto. Il provvedimento sarà esaminato subito dopo il voto sulla finanziaria, attualmente sul banco del Consiglio.

Scritto da Fm
Veneto, legge sul gioco: previsti sgravi sull'Irap, distanziometro e corsi per i gestori

 

IL TESTO - Fra i capisaldi della bozza, figurano la riduzione dell’aliquota Irap - con una percentuale ancora da stabilire - e sgravi sulle tasse locali per gli esercizi commerciali 'no slot', a cui viene rilasciato (a cura dei Comuni) il marchio regionale “Slot Free–Veneto,  i divieti di pubblicità del gioco e di apertura di sale giochi a 300 metri di distanza dai 'luoghi sensibili'. Sotto il punto di vista sanitario, come già previsto dall'Emilia Romagna, la Regione Veneto prevede un piano triennale per la prevenzione, contrasto e riduzione del rischio dalla dipendenza da gioco d’azzardo patologico, comprensivo di corsi di formazione per i gestori delle sale, promozione di una rete operativa tra forze dell’ordine, associazioni di categoria, operatori, enti locali, Ufficio scolastico regionale e aziende ULSS e sanitarie. Vengono altresì istituiti un numero verde regionale  e uno specifico indirizzo di posta elettronica per l’accesso ai servizi di ascolto, assistenza e consulenza al fine di fornire i primi orientamenti

 

CONTRASTO AL GIOCO ILLECITO - Oltre alla regolamentazione del gioco legale, la proposta comprende un articolo espressamente dedicato al contrasto al fenomeno del gioco illecito, per cui i titolari di esercizi pubblici "in caso di rinvio a giudizio per l'utilizzo nei loro locali di apparecchi illeciti per il gioco d'azzardo, sono esclusi dalla possibilità di ricevere contributi a qualsiasi titolo dalla Regione", non possono poi "presentare alla Regione istanza di finanziamento per le proprie attività, per i tre anni successivi alla condanna per reati connessi al presente articolo". Inoltre, "la Regione sospende tutte le pratiche in essere verso i soggetti di cui al comma 1 ed attiva le procedure per il recupero di quanto già eventualmente erogato nell'annualità precedente alla notizia di reato, qualora si arrivi alla condanna definitiva da parte dell'autorità giudiziaria".

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